Gara eliminatoria regionale per la Coppa Italia dilettanti a squadre svoltasi a cronometro sul percorso Trento-Avio-Trento. La Cofler dispiega la squadra, rivelatasi vincente, composta da Castellani, D’Andrea, Martini e Modena. Per motivi tecnici, la finale, prevista il 26 maggio a Treviso sul circuito di Postumia, non vede però la presenza della squadra.
Alla “Cofler„ di Rovereto
il campionato regionale a squadre
Trento, 8 – Si è corsa ieri la gara a squadre della Venezia Tridentina, gara questa, che doveva sostituire la eliminatoria della Coppa Italia, che per disposizioni federali è stata all’ultimo momento sospesa, in quanto la nostra regione era aggregata al Veneto.
In conseguenza di questa disposizione, solo pochissime squadre della nostra regione, ossia quelle finanziariamente meglio dotate, avrebbero potuto sobbarcarsi la trasferta a Padova senza per altro tener conto che, da moltissimo tempo, le eliminatorie regionali di Coppa Italia, si tengono nella nostra regione.
Quindi l’U.V.I. ha deciso di non partecipare come disposto alle eliminatoria di Padova, e ritenendo valida quale eliminatoria regionale la prova di ieri, inviare alla finale di Treviso la squadra vincente.
La competizione a squadre, ha rivelato una chiara superiorità del complesso della Cofler di Rovereto, che grazie alle prestazioni dei Modena, D’Andrea, Castellani, nonché del sempre giovane Martini (sempre pronto a dare lezioni ai giovani, il «vecio»!) è riuscita ad aggiudicarsi la palma della vittoria, precedendo le squadre di Mezzocorona, Atesina di Bolzano, Forti e veloci Trento e la altre di cui dirà meglio la classifica.
Ecco l’ordine d’arrivo: 1. Cofler Rovereto (Martini, D’Andrea, Modena e Castellani), che compie il percorso di km. 9O in ore 2. 22’58” alla media oraria di km. 38,610; 2. Velo Sport di Mezzocorona (Michellotti, Rigotti, Kerschbaumer, Rizzoli), ore 2.25’22”; 3. S. S. Altoatesina Bolzano (Segato Tranquillo, Segato G., Pozza, Carretta) in ore 2.28’17”; 4. Forti e veloci (A) (Tamanini, Chemelli, Stoffella, Gorna), in ore 2.29′; 5. U. S. Aurora Trento (Condini, Carraro, Parisi, Troiani) in 2.25’22”; 6. Altoatesina Bolzano (B) (Mosca, Russo, Sartini, Santini), 2.31’26”; 7. Cinelli Gardolo (Lazzeri, Uber, Albertini, Porcelli), 2.32’11”; 8. Altoatesina (C); 9. Dopolavoro ferroviario Trento; 10. U. S. Quercia Rovereto; 11. CRAL Montecatini Mori; 12. Forti e veloci Trento (B); 13. Forti e veloci Trento (C).
Carlo Fondriest
Coppa Italia alla Cofler di Rovereto
Mezzocorona, Alto Atesina, Forti e Veloci ai posti d’onore
Le gare a cronometro sono delle autentiche prove di forza, di classe, di raziocinio, specie quella a squadre che presuppongono un affiatamento fra i concorrenti, l’esecuzione razionale e diligente di precisi ordini di scuderia, una costante percezione delle condizioni fisiche dei compagni di squadra.
Ecco perché il vittorioso di una corsa a cronometro è per noi un atleta completo, ecco perché una squadra che si aggiudica una gara merita l’appellativo di squadra migliore. Così è dunque del quartetto blu-giallo della roveretana Cofler, la società che sarà questo anno il “sodalizio da battere”.
L’anziano Martini che, come il borgogna, più invecchia più diventa forte, la recluta prodigio Modena che impressiona per la facilità dello stile e la regolarità delle sue prestazioni, il giovanissimo Castellani che è al suo secondo anno di gare e già mette fuori gli unghioni e il campione regionale 1948 Livio D’Andrea che è tutto felice di essersi fatto fare l’appendicite perché adesso va più forte, questi quattro con Giannino Piccolroaz, il “girino” che tanto ammirammo in un Giro d’italia, sono gli artefici della sonante, netta, probativa vittoria nella gara di domenica.
Il percorso (la Trento Avio Trento) piatto, asfaltato, invitante alla velocità era in realtà domenica un percorso tranello: scorrevole nell’andata si fece durissimo nel ritorno a causa del vento che soffiava forte e deciso sul viso e sulla stanchezza dei corridori. Un percorso comunque ben scelto, controllato da un perfetto servizio d’ordine.
14 squadre (cifra che non ha precedenti nella storia della Coppa Italia Tridentina) si parte partenza, tu migliori, e eccezion fatta per il ci c. Bressanone Impossibilitato a partecipare per la indisposizione di Zamolo.
Carlo Foradori, «cronos» di prammatica nelle gare ciclistiche, dà il via alla squadra, il Velo Sport Mezzocorona, detentrice del titolo dello scorso anno è fermamente decisa a vendere cara la pelle, ma giustamente seccata della sorte che la indica quale volpe alla muta dei levrieri inseguitori
La gara è a cronometro e le squadre partono di 3‘ in 3’: è giocoforza seguire la lotta con il cronometro in mano sezionando la corsa in tanti tronconi. E’ ciò che facciamo; a Rovereto abbiamo i primi conati dell’offensiva della Cofler ed ancor più ad Avio (esattamente a metà della corsa) dove possiamo già saggiare il polso delle contendenti. La Cofler è prima, Mezzocorona seconda, la Cinelli terza; una squadra della Forti e Veloci ha perduto Brunialti per noie meccaniche, l’altra ha 3 atleti che vanno d’accordo come… tre ruote in un carro; il veloce Club Trentino ha lasciato Borsi alle caserme di Trento con il cambio rotto ed ha Della Torre in difficoltà (poco dopo avverrà il ritiro); l’Alto Atesina ha perduto Carretta, scoppiato; l’INA di Mori ha forato due gomme.
Nel ritorno seguiamo per un po’ la squadra che poi vincerà, la Cofler.
Ha raggiunto la Forti e Veloci e per una decina di chilometri si sviluppa una battaglia meravigliosa fra le due formazioni che non intendono cedere. Poi ci precipitiamo all’arrivo pilotati del vicepresidente del Veloce Club sig. Nicolini fulcro animatore dell’anziano sodalizio trentino.
Le impressioni sulla corsa? niente da aggiungere a quanto già detto per la Cofler: ha vinto la più forte in campo. Bene però anche la squadra rosso verde del velo Sport Mezzocorona guidata da un Michelotti che è un miracolo di volontà e passione.
Prova egregia anche la formazione rosso nera dell’Alto Atesina nella quale gareggiava Guglielmo Segato (ora quarantenne) che vinse a Los Angeles le olimpiadi con la squadra Azzurra. La Forti e Veloci perdette presto Tamanini ancora a corto di lavoro ma ebbe in Stofella un autentico mastino. Degna di menzione la lodevole prova dei blu gialli della Aurora guidati da un altro longevo: Italo Condini, che ebbero in Parisi un egregio lottatore. La Cinelli di Gardolo – priva di Berteotti sospeso dal comitato regionale – si è fieramente battuta nella prima metà della corsa, ha poi ceduto leggermente pur disputando una prova lodevole. Degne di lode in fine le prestazioni dei Ferrotramvieri, modesti e coraggiosi, dei biancocelesti della Montecatini di Mori tartassati dalla sfortuna, dei giallo-verdi della quercia, giovani e sbarazzini, nonché delle squadre B e C della forti e veloci e della Alto Atesina.. In occasione della premiazione il vice presidente della società organizzatrice, geom. Colle, osservò un minuto di raccoglimento a ricordo dei caduti di Superga. osservando pure che la Forti e Veloci recava il lutto sulle maglie per la morte del padre del suo vicepresidente dr. Acate Cionini.
Cronometristi Carlo Foradori e Giovanni Tedeschi; commissario dell’U.V.I. comm. Tosi. La gara è stata seguita dal Presidente del Comitato Regionale rag. Grillo.
Classifica: 1. G. S. Cofler (Castellani, D’Andrea, Martini, Modena) in 2.22’ 58” media km 38,610; 2. Velo Sport Mezzocorona (Kerschbaumer, Michelotti, Rigotti, Rizzoli) 2.25’ 22” ;3. S.C. Alto Atesina Bolzano (Carretta, Pozza, Segato G., Segato T.) 2.28’ 17”; 4. Forti e Veloci Trento (Chemelli, Gorna, Stofella, Tamanini) 2.29’ 09”; 5. U.S.. Aurora Trento (Carraro, Condini, Parisi, Troiani) 2.29’22”; 6. Alto Atesina B (Russo, Mosca, Sartini) 2.31’26”; 7. C.C. Cinelli Gardolo 2.32’11”; 8. Alto Atesina C 2.38’ 26”; 8. G.S. Ferrovieri Trento 2.39’; 10. U.S. Quercia Rovereto 2 40’ 16”; 11. Cral Montecatini Mori 2.41’20”; 12. Forte e Veloci B 2.50’ 57”; 13. Forti e Veloci C 2.52. Ritirato Veloce Club Trentino.