Il 27 -3 – Trento – Bolzano – Trento 14° con una caduta.
Fuga o volata? delle due Vasco preferisce la prima strategia, anche per un certo timore di cadute nell’affrontare la volata in gruppi numerosi. Corrono così, questi ciclisti, veloci, ma senza nessuna protezione, neppure il caschetto a strisce di pelle. Anche in questa competizione, su percorso piatto, scorrevole, veloce, cioè la statale Trento – Bolzano – Trento, per complessivi 125 Km in cui il gruppo viaggia più o meno compatto a 42 km orari, Vasco fa il tentativo di fuga, ma viene ripreso. E suo malgrado rimane coinvolto in una caduta, anche se non nella volata finale.
Il bresciano Rinaldo Beschi vince il G.P. Erbitter
Conferma di Martini – Ottima organizzazione
Dire che le gare ciclistiche quest’anno son nate sotto la costellazione della… abbondanza è sfondare una porta aperta. C’era chi sgranava gli occhi, domenica alla partenza all’osservare le operazioni di incolonnamento della quasi centuria » di partenti al G. P. Erbitter». Una sgranata di maglie policrome in rappresentanza d’oltre 20 società tridentine, venete e lombarde: un bel successo, non c’è che dire!
E la Forti e Veloci, organizzatrice di questo eccezionale G.P. Erbitter, meritava una simile riuscita per la sua prediletta gara; lo meritavano il simpatico sportivissimo giovane industriale bresciano Leo De Luca, patrocinatore della gara in nome del suo squisito aperitivo, e Amedeo Faliva, rappresentante dello stesso per la Venezia Tridentina, due dinamici e appassionati dello sport che con la loro generosità e buona volontà dettero il la alla manifestazione, elevandola a gara nazionale, conferendole tradizione e classicità.
E’ quindi con lieta sincerità che accreditiamo a questi organizzatori solerti e capaci la piena riuscita d’una bella gara ciclistica, del tutto degna d’una stagione che si va annunciando brillante e nutritissima.
Il direttore di corsa, l’elegante, energico, sicuro Carletto Foradori, terminate le operazioni di partenza, invita il comm. De Luca a dare il via agli 82 partenti, in cronometrica puntualità:ore 14. La “Samba” ha inizio. Sgroppate veloci, tentativi di evasione dal gruppo, conati di fughe ben presto stroncate, mantengono allegra l’andatura fino a Bolzano dove gli sportivi dall'”Alto Atesina” hanno allestito un ricco traguardo a premi che è appannaggio del bresciano Beschi, il quale, fin dalle prime pedalate, si è dimostrato il dominatore della corsa.
La media supera i 42 orari e la fatica e la impreparazione iniziano il loro lento ma dissolvitore processo selettivo.
Nel ritorno anche il vento contrario ci mette lo zampino senza per questo far deflettere i generosi e gli audaci dai loro propositi; ad un certo punto anche le cadute operano dei vuoti nel gruppo che ha perso almeno metà della sua primiera consistenza.
Questa delle cadute è, a parer nostro, una conseguenza del non saper correre in molti, retaggio che i trentini pagano da lunghi anni di garette con 20 o poco più partecipanti.
In prossimità di Lavis, Vasco Modena, il brillante vincitore della Coppa
IGNIS, tenta il secondo colpo… gobbo: la fuga. Acquista qualche
centinaio di metri di vantaggio ma fra gli inseguitori vi sono uomini
come Beschi, Olivari, Ceci ed anche l’astuzia di “nonno” Martini non
serve.
Altra caduta presso Canova e siamo su Trento e sul traguardo,
non prima di aver assistito ad un ennesimo capitombolo nel quale ha la
peggio Luigi Berteotti che avrebbe potuto dire la sua parola in un
arrivo in volata. Rinaldo Beschi, sopravanza tutti con la sua maglia
gialla, e porta i colori dell’Erbitter alla vittoria nella corsa
indubbiamente più cara alla sua società.
Il “vecchio” Martini è secondo, il veronese Ceci terzo, Olivari quarto; gli altri 10-12 arrivano in un fazzoletto.
La vittoria di Beschi e la classifica di Olivari, due atleti dell’Associazione Erbitter, ci dicono che il sodalizio bresciano ha portato quassù due ragazzi in gamba, ben preparati da quel competente ed appassionato direttore sportivo che è il bravo Gino Riccardi, uscito da quella fucina di dirigenti che fu la Scuola Tecnica di Cesena. La conferma di Martini (che non è mai stato uno sprinter) ha del miracoloso e ci dimostra quanto possano volontà e passione in un uomo che ha 37 anni suonati. Superbo monito ai pivelli e novellini pretenziosi e frivoli!
Vasco Modena, per 14.mo in classifica merita il suo «bravo per l’intelligenza e la generosità del suo gesto: un ragazzo che farà della strada, questo taciturno corridorino della Cofler! Giuseppe Della Torre, cui non fan difetto classe e mezzi, si classificato secondo dei trentini: siamo fra i suoi estimatori, convinti che può fare molto di più. Sorprendenti le prove dei nuovi», il roveretano Vettorazzo e Brighenti di Mori.
Questa gara, cosi come la precedente Coppa IGNIS, ci ha appreso che diversi corridori sono ancora a corto di allenamento: riteniamo che ciò non sia un male in considerazione della pesantezza e della lunghezza della stagione ciclistica 1949.
L’organizzazione è stata perfetta, il percorso magnifico, la disciplina al seguito egregiamente mantenuta dai validissimi ed energici agenti della Polizia Stradale, l’ordine, all’arrivo, veramente sorprendente.
Diamo atto di ciò ai dirigenti del sodalizio rosso blu che hanno lavorato sodo e bene per la miglior riuscita della loro seconda fatica organizzativa.
L’on. Paris, il dott. Cionini, il rag. Zini, i vari Righi, Jachenet, Vicenzi, Paissan, Faliva, Coelli, Margoni, Roner, Pucher, Menestrina ecc. furono artefici della riuscita della corsa.
La premiazione all’Albergo Astoria ha dato luogo, fra l’altro, alla promessa da parte del comm. Leo De Luca, di confermare a Trento il G. P. ERBITTER anche per il 1950 e di ritornare allo stesso con una squadra bresciana ancor più numerosa e forte!
Nel passare all’archivio anche questa terza gara della stagione non possiamo fare a meno di augurarci che gli organizzatori delle prossime seguano gli esempi del Veloce Club e Forti Veloci, inauguratori perfetti e signorili di una stagione interessante e assai promettente.
LA CLASSIFICA 1. BESCHI RINALDO, del G. S. Erbitter di Gavardo (Brescia) che compie i 124 km. del percorso in ore 3.24′ alla media di chilometri 36.060. 2. Martini Angelo, G.S. Cofler di Rovereto, a ruota. 3. Ceci Emo, U. S. Garibaldina Verona. 4. Olivari Eugenio, G. S. Erbitter, Gavardo. 5. Della Torre Giuseppe, Veloce Club Trentino. 6. Vettorazzo Gino, U.S. Quercia Rovereto. 7. Rizzoli Mario, Velo Sport Mezzocorona. 8. Rigotti Giulio, idem. 9. Borsi Roberto, Veloce Club Trentino 10. Bruti Ettore, U. S. Garibaldina Verona. 11. Kerschbaumer Ermete, Veloce Sport Mezzocorona – 12. Segato Tranquillo. C. C. Alto Atesina Bolzano – 13. Brighenti Giacomo, CRAL Mori – 14. Modena Vasco, G. Cofler Rovereto 15. Pozzas Mario, C. C. Alto Atesina Bolzano – 16. Segato Guglielmo, idem – 17. Chemelli Mario, C. C. Forti e Veloci Trento (tutti col tempo del 1.o).
Inscritti 85; partenti 82; arrivati 41.
Direttore di gara: Carlo Foradori. Presidente di giuria: rag Ezio Frizzera. Commissario U.V.I.: geom. Ottone Cestari