1948 08 29 Coppa Anaunia / Le forature

Coppa Anaunia 1948 08 29

Il 29 agosto a Cles nel giro della Valle di Non attaccando subito arrivai secondo malgrado una foratura che mi attardò di 5′ nel finale.

Le forature sono un problema piuttosto comune, sia per il fondo stradale che per la tecnologia delle gomme. Il cambio del tubolare è un’operazione che richiede perizia e velocità, scatena forsennati inseguimenti, porta a ingrate sconfitte. E’ un momento di cui gli avversari subito approfittano. Quante forature!

A Cles, festa dello sport

TRANQUILLO SEGATO, il protagonista più brillante
vince con distacco la “Coppa Anaunia„

Cles, 29.

La festa dello sport cosi mirabilmente organizzata dall’Unione sportiva Anaune di Cles non poteva avere un saluto più bello e un augurio più sincero. Infatti dopo una notte piena di lampi e tuoni con scrosci d’acqua, un sole caldo e un’aria frizzante hanno salutato la mattinata piena di aspettativa. Questa bella cittadina ha vissuto oggi la sua giornata di vita gaia e sano sport, merito e plauso agli organizzatori che hanno saputo fare le cose con una competenza e nel migliore dei modi.
Alle ore 11 nella sala dell’Unione sportiva Anaune il presidente avv. Visintainer ha rivolto agli ospiti arcensi il benvenuto degli sportivi di Cles augurandosi che i rapporti tra le due società divengano sempre più stretti contribuendo così a una sempre maggiore rinascita dello sport trentino. Ha preso quindi la parola il sindaco di Cles che a nome della popolazione ha salutato gli organizzatori e gli sportivi di Arco. Ha risposto con entusiastiche parole il presidente della Olivo di Arco dott. Marchetti augurandosi che la cordiale amicizia deve essere legata fra le due associazioni sempre più e si augura di vedere presto ad Arco sportivi e atleti clesiani.

Sono esattamente le 13.15 quando il presidente dell’U.S. A. abbassa la bandierina. Scattano 30 atleti. E’ Segato dell’Ursus di Bolzano che per primo scatta. Non riesce perché Modena di Arco e Borsi del Veloce-club di Trento, Tamanini della Forti e Veloci si mettono alla sua ruota; non passano che due chilometri quando Mattei di Arco deve fermarsi per noie al cambio. Subito dopo è Mosca di Bolzano e Carbonari di Trento che si urtano fra loro e cadono simultaneamente. Carbonari ha la peggio e deve ritirarsi, mentre
il secondo può proseguire. Subito dopo è Tamanini che forse per la ghiaia deve rallentare la sua andatura e perde per qualche momento terreno; poi si riprende e raggiunge i fuggitivi. Dopo Moncovo, Fanti della Trevigiani inizia la serie delle forature. A Segno, Lazzaretti si incunea in una rotaia del tram e cade rompendo la ruota anteriore e deve ritirarsi.


La gara prosegue fino a Denno, Tuenno e Cles. Fino qui la strada si presenta fortemente inghiaiata e pertanto dura per i corridori. Dopo Cles si discende subito verso Mostizzolo e si sale per Fondo. Il fondo stradale è su questo tratto in ottimo stato; Segato e Modena si staccano dal gruppo. Subito dopo Fondo dove i due fuggitivi passano con 3′ di vantaggio, Segato fora la sua prima gomma, Modena ne approfitta e parte pieni pedali guadagnando sul rivale quasi due minuti. Segato cambia e parte come un razzo all’inseguimento e ancora prima di Cles raggiunge l’avversario e assieme transitano con 4′ di vantaggio sui più immediati inseguitori Borsi e Gazzini che conducono il gruppo composto da Rigotti, Menapace, Stoffella, Tamanini e Lazzari.

Ancor prima di Mostizzolo è Gazzini che fora, subito dopo il ponte Bianchi, Borsi e Castellani piantano in asso tutti gli altri e assieme partono cercando di diminuire il distacco dai due fuggitivi. A metà salita verso Fondo, Borsi, oggi
in ottima giornata, pianta anche i due compagni di fuga e da solo si avvantaggia diminuendo il distacco. Intanto Modena e Segato non si preoccupano degli altri ma premono sempre più sui pedali e aumentano il distacco giungendo a Fondo con 8′ di distacco. Subito sotto, e cioè verso il bivio di Casez, Segato fora, Modena scappa, ma al bolzanino non manca oggi la calma, cambia, insegue e ancor prima di Cles raggiunge Modena che sembra un po’ affaticato. Assieme poi transitano dalla cittadina capoluogo dell’Anaunia e proseguono sempre soli. Sulla discesa della Tresenga e poi salgono la ripida salita del Sabino. Modena dà segni di non essere più capace stare alla ruota di Segato e cede. A Cles Segato passa così da trionfatore con ben 6’52” di distacco.

Ecco la classifica: 1. Segato Tranquillo, Ursus di Bolzano, che compie il percorso di 120 km. in 4 ore esatte, alla media di 30 km. orari. 2. Modena Vasco, Olivo di Arco a 6’52”. 3. Borsi Roberto del Veloce-club trentino a 14’15”. 4. Tamanini Mario, Forti veloci, Trento. 5. Tirreni Valter, Lancia, Bolzano. 6. Fanti Giorgio, Unione sportiva trevigiana. 7. Menapace Giuseppe, Anaune, Cles. 8. Bianchi Mario, Olivo, Arco. 9. Baldo Gino, Cles. 10. Gazzini Luigi, Olivo, Arco; seguono altri 5 in tempo massimo.