1949 04 18 Bolzano-Sciaves e ritorno / E questa volta in volata

Il 18-4- vinsi a Bolzano la prima di campionato in volata

Gara lunga, impegnativa, la Bolzano Sciaves e ritorno, valida anche per il campionato regionale dilettanti, disputata il lunedì di Pasqua. Un gruppetto di cinque in fuga, che si risolve in volata con la vittoria di Vasco a Bolzano, in Viale Giulio Cesare, oggi Corso Italia. In questa competizione si incrociano per la prima volta le storie di Vasco Modena e di Rino Parisi (classe 1926), uno del quintetto. Tra i due ci saranno battaglie gloriose, e anche la tifoseria trentina si dividerà sulla base del campanilismo tra Trento e Rovereto.

AVVENIMENTI SPORTIVI

Vasco Modena, il migliore del lotto

franco vincitore della Bolzano-Sciaves

Bolzano Sciavez e ritorno 1949

Vasco Modena, il bel corridore della Cofler di Rovereto, si è aggiudicaio la prima prova del campionato regionale dei dilettanti, imponendosi in maniera inequivocabile sul foltissimo lotto dei concorrenti. L’atleta roveretano, che fino a Bressanone, aveva nicchiato nel plotone di testa, partito come una freccia all’inizio delta salita di Sciaves, e, giunto primo sul culmine, s’é fatto poi assorbire da Parisi, Calliari, Troiani e Della Torre, con i quali è sbucato sul viale Giulio Cesare e che ha battuto pur non essendo un velocista, perché più fresco e per avere iniziato una lunga volata, contro la quale si é infranta la coalizione dei due uomini del Veloce Club Trentino e dei giallo-azzurri dell’Aurora.

Modena ha vinto, dunque, meritatamente mai come oggi la vittoria ha premiato il migliore. Piccolroaz ed i dirigenti della Cofler erano raggianti: il loro pupillo infatti aveva saputo imporsi nella lunga volata contrariamente alle previsioni che davano come uomo più veloce Della Torre e pericolosissimi Troiani e Parisi. Ma i ripetuti strappi operati dal vincitore verso Prato Tires, sulla salita di Rencio e sulla salitina del ponte Druso, devono aver influito sui garretti degli alti quattro fuggitivi, che sul vialone del finale, se lo sono visto sfrecciare davanti.

Questo il finale della gara che ha visto alla partenza ben 93 concorrenti. Un gruppo imponente, che ha preso il via alle 14.10 agli ordini del presidente della Società ciclistica Alto Atesina cav. Ceccherini. Sulle vetture del seguito, oltre al presidente della giuria rag. Frizzera ed i commissari di gara, notiamo anche il rag. Grillo presidente del Comitato regionale dell’U.V.I., il cav. Tosi commissario tecnico regionale ed il signor Foradori, commissario di gara.

Il plotone, alla testa del quale sono le maglie rosso-nere degli uomini dell’Atesina, inizia subito ad andatura normale e verso Prato Tires, mentre Cervo è a terra per una foratura, qualche cosa lo scuote e lo allunga. In testa qualcuno tenta di andarsene. E’ il bolzanino Dall’Aglio che con un violento strappo si stacca dal grosso e guadagna lentamente terreno. Berteotti e quelli del Veloce Club tentano di riportarsi sul fuggitivo ma ben presto desistono non trovando collaboratori nel fare l’andatura. A Campodazzo (km. 16) rientra Lattisi che era rimasto leggermente staccato e poco dopo Mion è a terra per una foratura.

Ora il gruppo si sveglia ed il bolzanino è ripreso verso Castelrotto. Sulla salita della Cantina Fredda, però, poco prima di ponte Gardena, Dell’Aglio opera un altro strappo e questa volta la sua azione sembra risoluta: guadagna infatti prima 100, poi 200 metri e prima di Bressanone il suo vantaggio sale a 1’10”. Passiamo Bressanone, festosa e plaudente mentre i corridori si preparano per l’imminente salita. Vediamo Stofella cambiare rapporto. La gara sta entrando nella sua fase decisiva. Modena, che fino allora su era accontentato di una azione di attesa è ora nelle primissime posizioni e appena dopo 100 metri dall’inizio della rampa scatta con azione irresistibile.

Alla sua ruota si buttano gli uomini del Veloce Club e poi Parisi e Calliari. Segato appare in difficoltà: sappiamo che il corridore atesino ha preso il «via» solamente per onor di firma, trovandosi in non perfette condizioni di salute.

Dall’Aglio è raggiunto e superato prima da Modena, poi da Parisi e Calliari, che raggiungono il culmine nell’ordine. Gli altri, tra i quali notiamo D’Andrea, Pozza, il maggiore dei Segato, Berteotti, Kerschbaumer, Rigotti, Carretta, Martini, seguono con leggeri distacchi. Nella discesa di Aica i tre fuggitivi, che si sono congiunti, guadagnano leggermente terreno su di un quartetto formato da Castellani, Della Torre, Troiani e Parisi, che al bivio di Aica seguono a circa 1′.

Le posizioni sembrano ormai delineate. Dietro i due gruppetti, che ora riprendono la via del ritorno, ne segue un terzo formato da Rigotti, Berteotti, Martini, Kerschbaumer, Gazzini, poi Carretta, Pozza, i due Segato poi ancora Divan, Sartini, Porcelli.

Siamo ancora a Bressanone dove si è adunata una grande folla per assistere alla volata per il premio di traguardo, che Modena si aggiudica senza difficoltà. Rimontiamo ora i corridori e per primo troviamo Russo che ha forato, poi Sommadossi che procede solo, Bonvecchio, Lazzari, Divan, Porcelli ormai fuori dalla lotta. C’è poi un gruppetto di cinque uomini formato da D’Andrea, Brighenti, Gorna, Chemelli e Borsi, che oggi appare in giornata poco felice. ecco Sartini in compagnia di Parisi Luciano ed ecco Dall’Aglio, che pedala con fatica, evidentemente provato dallo sforzo iniziale. Vediamo ancora Tranquillo Segato che procede con Santini poi Auer, Milani, Faliva e Trazzi, che marciano assieme. Siamo ormai nelle posizioni dove si respira area di battaglia. Notiamo due gruppi abbastanza numerosi staccati da circa 300 metri, ma che a Chiusa si congiungeranno. I fuggitivi, che intanto sono stati raggiunti da Della Torre e Troiani, pedalano sodo. Castellani invece, cede e viene assorbito dal grosso.

La situazione a Cantina Fredda è la seguente: in testa con 2′ e 22″ di vantaggio Modena, Parisi, Della Torre, Troiani e Calliari, dietro ancora un altro gruppo a circa 1′ nel quale notiamo anche il giovame Pascoli, che sta facendo una bella gara. Si inizia ora la caccia, ma mentre i fuggitivi trovano subito l’accordo nel fare l’andatura, fra gli inseguitori si nicchia troppo. Vediamo in testa molto spesso Pozza, che sanguina dalla mano sinistra, vediamo Berteotti operare degli strappi, vediamo Kerschbaumer e Rigotti prendre anche l’iniziativa, ma si tratta di volate brevi e di breve durata. Il resto nicchia: gli uomini del Velece Club non hanno nessun interesse a «tirare» come del resto quelli della «Cofler».
Manca l’accordo nel folto plotone inseguitore e così i cinque davanti guadagnano continuamente terreno, Modena specialmente si prodiga, ma anche gli altri, spoccatamente il bravo Parisi e Troiani, gli danno man forte. Calliari, invece, appare stanco, mentre Della Torre sembra voglia risparmiarsi per la volata finale.

Prima di Cardano Modena opera uno strappo, al quale prontissimi, Parisi e Troiani rispondono. Anche sulla salita del Rencio il roveretano tenta di andarsene, ma gli altri quattro gli sono spietatamente alla ruota. Ultima sgaloppata sulla piccola salita del Pomte Druso ed eccoci in viale Giulio Cesatr, dove una gran folla rntusiasta attende i corridori. Parte Troiani, ma subito Della Torre, dall’ultima posizione, si porta fulmineamente in avanti. Sembra che il corridore del Veloce Club possa avere la meglio, ma c’è Modena invece che dall’esterno gli tiene validamente testa ed aumentando progressivamente la sua azione, giunge primo sotto lo striscione di arrivo, precedendo di una macchina Troiani, che è riuscito a mettere la sua ruota davanti a Della Torre. quarto è Parisi e quinto Calliari.

Bisogna attendere quasi 4′ prima di vedere sbucare il gruppo. Il volatone è vinto da Gazzini del C.R.A.L. Montecatini di Mori, che precede Rigotti e Carretta, primo dei bolzanini. Nel gruppo sono anche Pozza, Martini, Berteotti, Kerschbaumer e Rizzoli. Poi alla spicciolata tutti gli altri staccati da intervalli abbastanza notevoli.
Una cinquantina di corridori ha terminato la gara e se si tien conto dei partenti, bisogna convenire che si è trattato di una corsa dura, dalla quale sono emersi i migliori e che è stata vinta dal migliore. Specialmente nel ritorno, dopo la breve ma aspra rampa di Sciaves, sono cominciate le «cotte» e gli uomini più preparati sono venuti fuori a poco a poco. Da citare, oltre al vincitore, i quattro compagni di fuga, tra i quali sono molto piaciuti il tarchiato Parisi e Della Torre. bella nche la corsa di Calliari, sempre nelle posizioni di avanguardia. Dei bolzanini si sono distinti Carretta e Pozza principalmente e anche Dell’Aglio, che con la sua fuga iniziale ha contribuito adanimare la competizione. Ottima l’organizzazione curata dalla Società ciclistica Alto Atesina e larga la partecipazione del pubblico, che durante tutto il percorso e soprattutto nei centri abitati ha fatto ala entusiasticamente ai corridori. La coppa «Ceccherini» è stata affidata definitivamente alal S.C «Aurora» di Trento per merito del secondo e quarto classificato.

Ecco l’ordine di arrivo: 1. Modena Vasco, Cofler Rovereto, in ore 2.55′, alla media di km 35,650; 2. Troiani Angeli, Aurora di Trento, a una macchina; 3, Della Torre Giuseppe, Veloce Club Trento, a una macchina; 4. Parisi Rino, Aurora Trento, 5. Calliari Claudio, Veloce Club Trento; 6. Gazzini Luigi, CRAL Montecatini Mori a 3’55”; 7. Rigotti Luigi, Velo Sport Mezzocorona; 8. Carretta Vilfrido, S. Alto Atesina Bolzano; 9. Martini Angelo, Cofler Rovereto; 19. Pozza Mario, A. A. Bolzano: 11. Berteotti Luigi, Cinelli Gardolo; 12. Kerschbaumer E., Velo Sport Mezzocorona, 13. Rizzoli Mario idem, 14. Gobbi Mario, CRAL Mori; 15. Carrotta Tarcisio, Quercia Rovereto; seguono con lo stesso tempo Carlini Enrico, Bianchi Mario, Albertini Livio, Zanin Luigi, Zilio Renato, Segato Guglielmo, Castellani Attilio, Cavoni Cesare a pari merito.