1955 05 15 Coppa Paradiso / Sfortuna infernale

Il cinema era molto diffuso, presente in ogni quartiere, magari accanto all’oratorio. Ma su via Bologna a San Martino di Coiano vi era la mitica Terrazza Paradiso. Si trattava di una area ampia, comprendente non solo un cinema coperto e uno all’aperto, ma anche sale con biliardi, calcio balilla e altri giochi, campo di bocce e una pista per il pattinaggio a rotelle con funzione anche di pista da ballo, dove le orchestrine il sabato sera suonavano fino a tarda ora.

Questa è la sesta edizione della ”Coppa Bar Terrazza Paradiso” su un percorso di più di 180 chilometri. Quel giorno di metà maggio non è proprio un paradiso: piove, il fondo stradale in alcuni tratti è in pessime condizioni, chi fora si ritira. Vasco no, fora anche lui, ma lesto cambia il tubolare. Manovra che si rivela inutile perché non aderisce al cerchio, e il ritiro, nonostante tutto, ne segue obbligatorio. Che sfortuna!

E per rimanere in tema di sfortuna, la settimana successiva cade in gara ad Arezzo, ma senza particolari conseguenze. Dovendo saltare per prudenza qualcuna delle competizioni programmate, ne approfitta per un salto a casa, a Mori e a Rovereto. Tutto sommato ne è felice. Riprende il 1. di giugno.

19 maggio, cartolina da Arezzo, dove la gara sfortunatamente si conclude con una caduta, benché senza particolari conseguenze

Carmagnini e Vegetti ai posti d’onore

Scatto di Guazzini nella Coppa Terrazza Paradiso

Sfortuna ”in casa”, alla Coppa Paradiso

PRATO, 16. In cinque, in vista del traguardo, si apprestavano a disputarsi in volata la sesta edizione di questa Coppa bar Terrazza Paradiso, tanto appassionatamente curata dagli organizzatori e non ripagata in uguale misura dalla partecipazione dei concorrenti e dal tempo, che ha malversato per tre quarti della corsa. Ad un chilometro partiva fortissimo Vegetti, sulla destra. Guazzini ea pronto a gettarsi sulla ruota; ai trecento metri, poi, lo superava e tagliava il traguardo con un vantaggio di oltre cinque macchine. Vegetti, rialzatosi sul manubrio, era passato allo sprint anche dal compagno di scuderia Carmignani. Nella scia dei primi tre: Cartei e Fabbri.
Si parte in quindici agli ordini di Icilio Caciolli. Lupori perde subito contatto mentre se ne vanno come leprotti Lastrucci e Bandini. Nel tratto Campi Bisenzio – Indicatore di Signa, dal fondo in pessime condizioni, forano Morini, Lombardi e Baroncelli, e per loro la gara termina qui.
A Signa i due battistrada hanno trecento metri di vantaggio sul gruppo. Quindi fora Bandini ed anche Lastrucci è riassorbito. A Montelupo il plotone di testa è composto di nove unità: Vegetti, Modena, Tofani, Cartaci, Guazzini, Lastrucci, Mannelli, Fabbri, Carmignani.

All’inizio delle rampe del Chiesanuova Mannelli dà fuoco alla miccia. Sulla ruota gli è pronto Guazzini. Il gruppo si fraziona e così alla spicciolata, con sempre in testa Mannelli, transiterà dalla cima. Nel tratto sterrato che porta al culmine del S. Casciano, Modena è appiedato da una foratura. Cambierà il tubolare, ma questo non aderirà alla ruota, ed uno dei più quotati alla vittoria scompare dalla ribalta. Nella discesa del S. Casciano, per identica sorte dovrà abbandonare anche Manelli.
A guidare la gara rimangono Guazzini e Vegetti, che accoppiati iniziano la salita del Tavernelle. Sulle ultime rampe scatta l’emiliano della Pratese, prendendo alcune centinaia di metri al compagno di fuga.
Sul Barberino Val D’Elsa, ove è fissato il primo premio della montagna i rimasti in gara transitano nel seguente ordine: Vegetti, Guazzini a 30″, Carmignani, Cartacci e Fabbri a 1′, Rossi a 51, Lastrucci e Tofani a 6′.
A Poggibonsi Guazzini si riaggancia a Vegetti. I due proseguono per un po’ di buona lena e poi decidono di aspettare gli immediati inseguitori. A Castelfiorentino ore 17 (2.45 di gara alla media di 39,800 orari) il ricongiungimento è cosa fatta. Sono in testa Guazzini, Vegetti, Carmagnini, Fabbri e Cartacci. E’ terminata la bella, interessante, avvincente prima parte della gara ed ha inizio quella seconda parte, che non avrà un sussulto fino ad un chilometro dallo striscione del traguardo.

ATHOS MAZZONI

1.° GUAZINI PAOLO dell’U.S. Soffiano, che compie i 181 chilometri del percorso in ore 5, all amedia oraria di km. 36,150. 2.° Carmignani Luigi, dell’A.C. Pratese, s.t. 3.° Vegetti Luciano, dell’A.C. Pratese, s.t.; 4.° Cartacci Gino, della U.S. Sestese, s.t.; 5.° Fabbri Carlo, dell’U.C. Popolare Iolo – S.Andrea, s.t.; 6.° Rossi Romano, a 17′; 7.° Tofani Antonio, s.t.