1952 06 22 Eliminatoria G.P. Pirelli / Romolo (3 v)

Fu Romolo, un mio caro amico, a farmi riordinare le idee. Difatti si svolgeva a Trento l’eliminatoria del G.P. Pirelli, era il periodo

più critico della stagione, ma Romolo, che di ciclismo ne sa a sufficienza, mi disse di attaccare quando gli altri cercano di attaccare me. Staccato per ben due volte sulle prime salite rientrai e poi attaccai a mia volta, vincendo così per distacco per la terza volta consecutiva il G.P. Pirelli.

Nulla da aggiungere, Vasco questa volta ha scritto tutto il necessario negli appunti.

Modena ritrova l’estro buono
e vince con distacco il “G.P. Pirelli”

I “verdi” Dell’Agata e Versini, Castellani e Pintarelli ai posti d’onore – Folla e entusiasmo lungo il percorso

Trento, 22

Dopo quanto è stato scritto in sede preparatoria su questa gara, a noi non resta che commentare per i lettori le interessanti fasi lungo i 156 chilometri del percorso sul quale atleti e macchine si sono cimentati in una avvincente lotta resa ancor più ardua da un sole che a tratti faceva sentire in modo sensibile i suoi effetti.

Ma prima di partire però per il nostro giro e prima ancor di parlare del vincitore è doveroso dire due parole su chi non ha lesinato alcun mezzo per la piena riuscita della manifestazione.

La Soc. An. Pirelli infatti, validamente coadiuvata dall’opera fattiva del comitato UVI regionale, ha dato di tutto perché anche l’eliminatoria della Venezia Tridentina rispondesse in pieno alle aspettative di chi questo popolare sport segue con tanta passione. Della sportivissima Società organizzatrice abbiamo notato la gradita presenza del direttore della filiale di Verona dott. Borsani affiancato dal rag. Bernasconi dell’ufficio propaganda della sede di Milano agli ordini dei quali i 52 partenti hanno lasciato Trento.

Come era nella previsione la salita di Cadine non decide nulla ed i concorrenti la affrontano a file compatte; solo Calò dell’Ars di Merano si stacca lievemente, anche Raoss del veloce Club cede, si riprende per poi scomparire definitivamente. A Cadine mentre un gruppetto di una decina di uomini si stacca dal grosso registriamo una prima caduta in cui sono coinvolti Bertamini, Libardoni, Benatti Romolo, Andreatti, Saltori; tutti riprendono, ad eccezione di Libardoni costretto al ritiro. Verso Baselga i due gruppi si fondono: cade Bassetti e si ritira mentre Battista Ferrari si stacca dal grosso e vince a Vezzano il traguardo seguito da Versini. A Castel Toblino è il roveretano Mutinelli che si porta al comando ed intasca il relativo traguardo a premio. Liotto è fermo per foratura ma l’andatura è turistica ed agevolmente riprende. Con Pintarelli in testa affrontiamo le prime rampe della salita di Limarò e qui i meno preparati cedono nettamente. Mutinelli, Borgatello, Saltori e Nardin affannosamente arrancano; in lieve ritardo è anche Modena ed Andreatti, ma con azione di forze si riportano a ridosso dei primi, Poli, per crampi allo stomaco non può dare in questo tratto quanto è in suo potere ma all’arrivo lo rivediamo settimo dopo una gara generosa e corretta.

Si giunge a Comano e qui Franceschini in compagnia dell’Altoatesino Schmidt tenta l’avventura: sono primi a Ponte Arche, primi a Tione, primi ancora a Bondo ove i passaggi avvengono nel seguente ordine: 1. Franceschini; 2. a 25″ Schmidt, a 1 e 45″ Versini, Ochner, Modena, Castellani, Dell’Agata; a 2′ Modena solo; a 2′ 15″ un gruppetto di sette corridori fra i quali il rosso blu Andreatti ed i generosi fratelli Benatti. Con distacchi vari seguono gli altri. Ma a questo punto già una decina di atleti ha abbandonato. Roncone, Creto, e tutto procede normale; è solo dopo questa ultima località che i primi due gruppi si fondono e con Andreatti alla testa, per sfortunate vicende unico ma valido rappresentante della gloriosa società di via Milano, si affronta la Val d’Ampola. Qui, ove già Garibaldi passò vittorioso, Modena mette fuori gli artigli e decisamente si rende padrone della situazione. Bene reggono all’azione poderosa del roveretano Dell’Agata, Poli, Andreatti (che al culmine sarà secondo); anche Castellani, Ochner, Stofella, Versini, Pintarelli, Gasperi, Franceschini, Callegari, Rover pure a denti stretti non perdono contatto e nell’ordine transitano per Tiarno.

Ormai l’incantevole Val D’Ampola è alle nostre spalle e ci si avvia verso il tratto finale che dovrà in modo inequivocabile dare il suo verdetto.

Sorpassiamo, con la macchina che la Pirelli ci ha gentilmente messo a disposizione, Bazzana, Ferrari, i due Benatti, il bolzanese Femia per portarci sui primi che solo a Riva raggiungeremo, in tempo comunque per assistere ad un deprecabilissimo incidente occorso al bravo Ochner ad opera dei soliti inesperti “pompieri” e che noi di proposito non commentiamo. Il generoso atleta terminerà la gara 13.mo e ciò non certo per merito suo, giacché sfiduciato voleva a tutti i costi abbandonare e solo il vigoroso incitamento dei suoi innumerevoli sostenitori lo hanno convinto a continuare. Anche Modena accusa leggermente un dolore ad un braccio per una precedente caduta, senza conseguenze, nella discesa verso Riva. Nella nostra rincorsa sul fuggitivo Dell’Agata sorpassiamo Callegari, Gasperi e Franceschini, più avanti è Rover che tenta di portarsi su Pintarelli. Più avanti Versini, Andreati, Stofella, Castellani, Poli incalzano a pieni pedali ma né Dell’Agata né Modena che lo segue a breve distanza si danno per vinti e nell’ordine si presentano al Passo di S. Giovanni.

Trento è ormai vicina e chi ha in serbo ancora “benzina” non la risparmia. E’ qui infatti che Modena gioca la sua carta: chino sul manubrio, fra due ali di folla plaudente e seguito da un imprecisato numero di ogni mezzo tecnico si lancia sul rivano ed a Mori il suo sforzo è coronato da successo, lo raggiunge e cento metri oltre l’abitato lo lascia nella sua scia per portarsi solo e indisturbato sulla retta del traguardo finale. Non sarà raggiunto neanche più da Dell’Agata e se 1′ lo separerà dal vincitore ben 8′ dovranno trascorrere prima che il terzo animatore della entusiasmante avventura possa fare il suo ingresso nel corridoio umano di via Grazioli: è Castellani che precede di poco Versini, Pintarelli, Stofella, Poli, Andreatti, Rover e l’animoso Franceschini si piazzeranno 9. e 10. dopo un elettrizzante finale nel quale molti, anzi troppi, han dovuto pagare lo scotto per lo sforzo a cui precedentemente di erano sottoposti.

La Polizia della strada, come di consueto, ha svolto il gravoso compito dell’ordine con ammirevole capacità e malgrado l’imperversare delle centinaia di automezzi delle più svariate forme, dimensioni e cilindrate tutto si è contenuto nei limiti del normale andazzo in questi frangenti. E cosa dire della folla che ovunque ha voluto vedere, sentire e qualche volta anche toccare i propri beniamini? Fino anche le suore in un ridente paesino della val di Ledro sono accorse ai bordi della strada ed anch’esse hanno sommessamente lanciato il proprio incitamento agli artefici del popolare sport della bicicletta.

Il rag. Grillo, al quale va molta parte del merito della perfetta riuscita della gara, se all’arrivo era provato dalla fatica era altresì raggiante di gioia e pienamente soddisfatto e non lo ha nascosto nelle poche parole rivolte ai presenti nei locali dell’accogliente ritrovo “Wolf” in sede di premiazione. Brevi parole ha rivolto anche il direttore della Pirelli dott. Borsani il quale dopo aver ringraziato i dirigenti, stampa e corridori si è dichiarato entusiasta per l’accoglienza ovunque ricevuta nella nostra regione.

Gino Barbarisi

Ecco l’ordine di arrivo : 1. MODENA VASCO, G.S. Cofler Rovereto, in ore 4 38′ 25″ alla media di km 33,660. 2. Dell’Agata Gilberto, G.S. Benacense Riva, a 1′; Castellani Attilio, G.S. Cofler Rovereto a 9′; 4. Versini Mario, G.S. Benacense Riva a 9′ 30″; 5. Pintarelli Giuseppe, G.S. Cofler Rovereto, idem; 6. Stofella Mario, U.S. Aurora Trento, idem; Poli Agostino, G.S. Benacense Riva, idem; 8. Andreatti, Giulio Forti e Veloci Trento, idem; 9. Rover Carlo, U.S. Aurora di Trento; 10. Franceschini Natale, U.S. S. Giorgio Vela di Trento; 11. Ochner Bruno, Veloce Club Trentino Trento; 12. Benatti Romolo, U.S. S. Giorgio Vela di Trento; 13. Benatti Remo, idem; 14. Ferrari Battista, C.C. Bressanone; 15. Schmidt Remo, S.S. Dolomiti Bolzano.

Targa Pirelli: al G.S. Cofler di Rovereto.
Coppa Presidenza Giunta Regionale: al G.S.Cofler Rovereto.
Coppa Commissario del Governo: al G.S.Cofler Rovereto.
Coppa Presidenza Giunta provinciale: all’U.S. S. Giorgio Vela di Trento.

Anche L’Avanti del 25 giugno 1952 dedica due righe al risultato della gara: Nell’eliminatoria trentina per il G.P. Pirelli che sta snodando con assoluta regolarità la sua matassa per giungere alla finale di Milano, i distacchi dicono la durezza della gara e del percorso: distacchi che fanno sensazione se si pensa che fra il primo arrivato, Modena Vasco della Cofler Rovereto, ed il terzo, il consocio Castellani, intercorrono ben 9 minuti primi: fra i due, bella la prova del benacense Dell’Agata che ha saputo limitare il distacco dal trionfatore ad un solo primo.