1952 06 15 Brescia / Crisi d’identità

13-5 corro a Pescantina in fuga dai primi chilometri, calo in finale, 13°
1-6 Uno scialbo Giro dei Laghi, arrivo 6°
8-6 un ritiro all’indicativa di Pontedera, causa foratura.
12-6 arrivo 12° a Pisa

Un Giro dei Laghi che Vasco definisce scialbo, pur concludendo al sesto posto… per partecipare a questa magnifica gara, che tanta soddisfazione gli aveva dato nel 1949, e tanta competizione con Rino Parisi nel 1950, non partecipa alla indicativa preolimpionica ad Ascoli Piceno, riportata nell’invito qui di seguito, bensì a quella di Pontedera, la settimana successiva, conclusasi per Vasco, ahimè, con il ritiro.

La festa successiva 15-6, a Brescia, ero talmente giù di morale che avevo espresso il desiderio di abbandonare l’attività ciclistica.

Altro che salto di categoria! Qui si parla di mollare tutto. D’altra parte si è a metà giugno e risultati di alto livello non se ne sono visti. La mancanza di Giannino Piccolroaz come direttore sportivo si è fatta gravemente sentire. Con gli attuali collaboratori ci son continue incomprensioni. Infatti chi aiuta Vasco a venirne fuori? Un amico, Romolo [Romolo… Manzani?].