Poi incomincio con una serie di buone gare senza tuttavia arrivare al 1° assoluto, la spavalda sicurezza del rivano mi dà ai nervi e decido di attaccarlo proprio a casa sua. Difatti nella Coppa Gobbi arrivo 2°, potevo aver vinto ma un guasto alla sella m’ha costretto a pedalare quasi sempre ritto sui pedali (Versini in grave ritardo) (6-4)
Alcuni piazzamenti son buoni e di soddisfazione, come questa sopracitata della Coppa Gobbi, a Varone di Riva, che conclude al secondo posto, contento di aver ”dato la paga” alla promessa della Benacense, Mario Versini. O come nella selezione per la Coppa Italia, seguita dalla finale a Gorizia con un bel quarto posto.
(13-4) Coppa Città di Bassano a cronometro 5°
20-4 Coppa Italia, 1° (a 44.200 km/h)
27-4 Coppa Italia a Gorizia, 4°
1-5 Coppa Gelmi – Degasperi 3°
Il primo maggio, alla Gelmi-Degasperi, vince Pintarelli e Versini è secondo. Quindi il 4 maggio, per la Coppa Micheloni, con acqua a catinelle, Vasco decide di attaccare, come leggiamo qui sotto. Il tutto si conclude con l’incipit di un proverbio non molto adatto ai corridori ciclisti!
Stavo per vincere e questa volta lo smacco al Versini sarebbe stato duro poichè lo staccai nel terreno a lui propizio, la discesa.
Quella discesa lunga e tortuosa dal Ponale, ma in una curva troppo avventata la caduta fu inevitabile col conseguente mio ritiro proprio a pochi chilometri dal traguardo (chi va piano…) (4-5).