Vengono ad intrecciarsi nuovamente i nomi di Vasco Modena e dell’amico e rivale Rino Parisi. Rino Parisi, passato ai professionisti nel 1952 con la Willier Triestina, nel ’54 smette di correre. Ma nel ’57, forse solleticato dai risultati di Vasco, riprende le gare con una nuova squadra, la Cali-Broni di Girardengo, capitanata da Loreto Petrucci. L’idea riportata dai giornali è quella che i due passino del tempo assieme per sgranchirsi un po’ le gambe, prima dell’inizio degli allenamenti ufficiali. Ne parlano i giornali locali, ne parla anche Stadio.
Modesti i propositi di Vasco Modena
Il clamoroso vincitore di Legnano
TRENTO, gennaio – E’ indubbio che il più sensazionale «colpo» della stagione passata fu costituito dalla clamorosa affermazione di Vasco Modena nella Coppa Bernocchi, ultima prova del campionato italiano assoluto. Fu per tutti una grossa sorpresa la vittoria del pedalatore di Mori davanti al «campionissimo» Fausto Coppi; per tutti, meno uno, però. L’unico a pronosticare la vittoria di Modena a Legnano fu «Marietto» (proprietario dell’albergo presso il quale Modena si è trasferito da quasi un anno a pensione) il quale, anche adesso, non ha difficoltà ad ammettere:
– Lo seguivo durante gli allenamenti e mi accorgevo che le «tirate» di Vasco mettevano in difficoltà la mia auto, allora mi dissi: un corridore che marcia così non può trovare nessuno che lo batta. Così avvenne, infatti, e quando Modena tornò qui dopo la vittoria dovette subito sborsare i quattrini della scommessa che aveva voluto fare con me, non credendo alla mia facile previsione.
Già, perché lo stesso Modena non era convinto di riuscire a realizzare il formidabile exploit sul cui valore assoluto non è certo il caso di insistere: i 43 di media nell’ultimo dei quattro giri dicono qual’era la sua cadenza.
– Non credevo di farcela – spiega Modena – perché cento chilometri mi parevano troppi, temevo di crollare alla distanza ed invece fu alla distanza che venni fuori. Debbo riconoscere però che fu Vittorio Broccardo (il fratello di don Gino, che fu agli inizi della sua carriera il notissimo «prete di Moser») che mi guidò in maniera magistrale; le tabelle ed i segnali che avevamo preparato funzionarono a meraviglia e quando all’ultimo giro mi disse «adesso spingi più che puoi» mi pareva di volare…
– … ed effettivamente lei volò in quel giro – gli diciamo. – ci sa spiegare come accadde, invece, che non volò altrettanto nel Trofeo Baracchi?
Per me è chiaro: non sono in grado di correre con un altro che parta forte come fece Fornara sino dal via da Bergamo. C’era bisogno di volare subito per non perdere ed io. invece, sono un po’ tardo a mettermi in azione. Si ricorda che a Legnano alla fine del primo giro ero tredicesimo fra i quindici partiti? I 46 all’ora non sono per me…
In quanto modestia Modena non deve imparare nulla da nessuno certamente. Ce ne convinciamo ancora di più quando dal passato prossimo passiamo al futuro. Il nostro interlocutore non si sbottona troppo, anzi:
– Cercherò di non sfigurare – dice – Se per caso mi capiterà di ripetere qualche «colpo» sul tipo di quello di Legnano tanto meglio, ma di previsioni non ne voglio fare.
– Neanche per le gare a cronometro?
– No, non le temo e qualcuna ne farò, ma mi andrà sempre bene?
I programmi di Modena sono quelli della «Bif» per la quale ha corso nel 1956 e per la quale correrà certamente il suo primo Giro d’Italia quest’anno. Intanto l’ossuto trentino ha già iniziato a pedalare sulle strade gardesane – si è trasferito ad Arco – assieme a Rino Parisi un non dimenticato scalatore che, dopo tre anni di inattività, ritorna alle gare in questa stagione e che, forse per rimettere in mostra le proprie qualità, conta di farsi onore in occasione del suo debutto come indipendente che avrà luogo nella Nizza – Mont Agel.
Modena ha, in particolare, una questione che gli sta molto a cuore: è l’affiatamento con Fornara, il suo «capitano» nel quale crede ed al quale vuol essere utile. I Broccardo, «Marietto» e gli altri numerosi estimatori del vincitore di Legnano sono però convinti che gli orizzonti di Modena potranno essere ben più luminosi. [Nella foto: Trento – Vasco Modena passa il tempo ascoltando le canzoni assieme ad una sua ammiratrice]
d. r.
Modena e Parisi ospiti ad Arco
Martedi, 22 gennaio 1957 – Con lunedì Vasco Modena, l’ex alfiere della Olivo in campo ciclistico è ospite della nostra città assieme al collega Rino Parisi, per una quindicina di giorni. La notizia certamente verrà accolta con piacere dagli sportivi arcensi specialmente di quelli che lo hanno seguito ed ammirato nella sua carriera dilettantistica con particolare riferimento ai suoi esordi in campo ciclistico fatti con i colori della società arcese. Vasco Modena e Rino Parisi sono stati invitati a trascorrere questo periodo immediatamente precedente alla ripresa dell’attività dal titolare della trattoria “da Guido” in via Bettinazzi il quale, appassionato al ciclismo e allo sport in genere, ci ha dichiarato di essere orgoglioso di ospitare i due valorosi atleti che dopo essere passati attraverso la difficile trafila dilettantistica si sono meritati la promozione nel professionismo. Da parte nostra li salutiamo augurando loro una ottima permanenza. [Nella foto: Vasco Modena nel 1948 quando correva per i colori della OLIVO di Arco ]
Conversando con il campione – Soggiorno arcense di Vasco Modena
Vasco Modena, inutile dirlo, è tornato volentieri a rivivere nel nostro centro, a rivedere i vecchi amici, dirigenti e sostenitori. Vi sente anche un tantino di nostalgia nel rivedere quei luoghi che per primi l’hanno avviato alla carriera sportiva e che lo hanno visto, ancora ragazzo 18enne dare le prime pedalate che lo avrebbero portato così lontano. Così ci ha detto lui stesso in un breve colloquio concessoci nella serata stessa di lunedì appena sceso nell’albergo «da Guido» del cui titolare, il tifoso Guido Orefice, sarà ospite una quindicina di giorni. Contrariamente a quanto avevamo annunciato nel numero di lunedì, e contrariamente a quanto in precedenza confermato dall’interessato stesso, per imprevisti ed imprescindibili impegni Rino Parisi non è potuto essere della partita. Al suo posto, in un secondo tempo, sarebbe invece previsto l’arrivo di Pintarelli.
Vasco Modena ci ha ricevuti con il suo ampio e bonario sorriso di atleta modesto anche se al suo attivo nel primo anno di professionismo già registri delle ottime affermazioni oltre alla superba vittoria ottenuta nella Bernocchi. Passa le giornate compiendo delle leggere puntate sulla Gardesana allo scopo di svegliare i garretti in vista delle vere e proprie sgroppate di allentamento collegiale in programma per il prossimo mese con la squadra della Bif nella sede di Gardone, ove soggiornerà. Fa calcolo, Vasco Modena, di iniziare le propria attività della vicina stagione con la Milano – Torino. In quanto a ciò che, secondo lui, pronostica o spera di fare e di realizzare ha risposto di … «non dichiarare perché se a voialtri dico una mezza parola me la trasformate in un… romanzo a puntate. Farò quello che le mie possibilità, ed i miei colleghi, mi permetteranno di fare».