Quanto scalpore questa vittoria di Vasco alla Coppa Bernocchi! Pubblicità sui giornali sportivi, la cartolina che autografata può distribuire ad amici e tifosi, l’ingaggio al Baracchi. Perfino una prestigiosa medaglia. Ci sarà anche qualche lato negativo, come il veto di partecipare a gare a cronometro in cui sia presente anche Coppi. Di questa straordinaria vittoria si parlerà anche a distanza di tempo: nel 1985, ad esempio, a quasi 30 anni di distanza, quella di Vasco viene citata come esempio di scalpore in riferimento alla vittoria del belga Vanderaerden su Hinault in una cronometro:
Nella storia del ciclismo esistono esempi clamorosi. Ne citiamo uno soltanto: la sconfitta del grande Fausto Coppi ad opera del semisconosciuto Vasco Modena. [La Stampa 12/07/1985 – numero 148 pagina 24]
Arriva anche un interessante riconoscimento: una medaglia prodotta della gioielleria romana Cravanzola Succ. E. Gardino, dono niente meno che da parte dell’allora Ministro delle Finanze, onorevole Giulio Andreotti. Come i fiori ricevuti dopo essere stati abbandonati da altre mani sul palco della Bernocchi, perfino la medaglia ha il suo rovescio, anzi, in questo caso, il suo diritto: se il retro reca la dicitura “38A Coppa Bernocchi Legnano”, il fronte riporta la regione Lazio,
che poco ricorda la gara ciclistica nella lombarda Legnano.
Il 7 ottobre si attende con trepidazione lo svolgimento del Circuito degli Assi a Lavis, nei pressi di Trento, gara di 100 km in cui Coppi e Modena si verrebbero a trovare nuovamente a confronto, con il vantaggio per Modena di correre ”in casa”. I giornali ne accennano all’annuncio della gara:
Vasco Modena, l’uomo del momento, concederà domenica la rivincita ai battuti di Legnano sul circuito di Lavis, un circuito di 100 chilometri comprendente una non facile salita che i concorrenti dovranno superare venticinque volte. Coppi, il neo-campione italiano Giorgio Albani, Maule, Moser, Fornara ed altri tenteranno di contrastargli il passo.
Corriere dell’Informazione, mercoledì 3 ottobre 1956
Domani a Lavis, nel Trentino, si svolgerà una gara internazionale, un circuito, con la presenza di un folto gruppo di professionisti italiani e di Hugo Koblet. Tra gli italiani oltre a Moser, vincitore della edizione dello scorso anno e di Modena, vincitore della “Bernocchi”, saranno in gara Coppi, Albani, Maule… [La Provincia di Cremona, 6 ottobre 1956]
Coppi – Modena – Moser in corsa a Lavis. Vasco Modena, il vincitore della Coppa Bernocchi a cronometro, gareggia domani al cospetto dei tifosi della sua zona. Sul difficile circuito di Lavis, nei pressi di Trento, il giovane del momento dovrà vedersela con Coppi, il tricolore Albani, Maule, Moser, Pintarelli, Monti, Nencini, Minardi, Fornara. [Corriere d’Informazione, 6 ottobre 1956]
Coppi, evidentemente seccato per la bruciante sconfitta di domenica, desidera «vedere bene in faccia» il suo vincitore. Lotta all’ultimo sangue, dunque, fra il vecchio e i giovani. Eterno conflitto di generazioni che ogni volta si ripropone con immutato interesse [L’Avanti, 7 ottobre 1956].
Ma per i tifosi l’attesa del confronto sarà vana: all’ultimo Vasco non riceve il benestare alla partecipazione da parte dei suoi dirigenti. Perché? Perché se anche la possibilità è piccola ma tu vinci, ti devono pagare, e tanto! gli spiega l’amico e allenatore di un tempo, l’ex corridore professionista Giannino Piccolroaz.
Quella Bernocchi poteva essere il mio trampolino di lancio … invece è stata la mia fine
commenterà un giorno Vasco con amarezza ma senza nessun astio. Il 30 settembre rimarrà una data da ricordare nell’intimo della famiglia Modena con qualche semplice gesto.
Non fa notizia come una vittoria, ma un’altra conseguenza della conquista del primo posto è che nel Campionato Italiano Vasco si classifica quarto. Non male!