Domenica 27 marzo
Mi sveglio poco prima delle sette e dopo una svelta toilette vado a fare colazione. Mi accingo a preparare la roba per la gara, vado a Coiano per la Messa. A Coiano Franco [Vittuari] mi fa un massaggio, tutti sono in fermento per la corsa di oggi, ognuno mi fa gli auguri.
Torno a S. Lucia per il pranzo. Alle 13 siamo alle ”Cascine” dopo le operazioni di partenza incolonnati ci avviamo al via. La partenza è velocissima e mi fa a caso. Fa molto caldo, io però non lo soffro… in un’ora quasi 50 Km!!
Ci si approssima alla salita, ora sono meno spedito, non che sia stanco ma 70 corridori in gruppo dopo una galoppata a quella maniera…
S’inizia Barberino d’Elsa una salita di 6 Km, cedo verso il culmine, in tre Km. di discesa sono nuovamente fra i primi. Altra salita, il S. Casciano, non dura, ma ci lascio le penne, inseguii vanamente, dopo la discesa ero a 50 m dai primi, ma niente da fare. All’arrivo giunsi con il secondo gruppo.
Da Firenze si parte alla volta di Prato in pullman alle 19. Alle 20.30 sono a S. Lucia per la cena e poi alle 22 saluto gli amici a Coiano e vado a letto abbastanza stanco.
Tutto auto prodotto: dal tracciato del percorso, alla cronaca in prima persona della gara…
Solo una cosa va aggiunta, per non dimenticare: il 6 settembre 1944, giorno della liberazione di Prato, Figline fu teatro di un eccidio nazista del quale furono vittime 29 ragazzi catturati alla fine di uno scontro a fuoco avvenuto nella notte precedente e impiccati a turno (i vivi come i morti) a delle travi in prossimità dell’arco di via Maggio, nel paesino.