La notizia viene ufficializzata nel gennaio del 1955, ma a fine del 1954 era già nota ai più: Vasco lasciava squadra, borgo e regione. Fatto in autonomia qualche vano tentativo per fare il salto di categoria, Vasco decide di accettare la proposta di una squadra di dilettanti toscana, non da ultimo perchè gli viene offerto anche un lavoro.
Ha già corso tante volte in Toscana, una terra che gli piace, con molti ciclisti forti. Terra di Gino Bartali, ormai verso fine carriera, a cui andava tutta la sua ammirazione, terra di Fiorenzo Magni con cui nel ’50 si era piacevolmente allenato sulla strade della riviera ligure. In Toscana il ciclismo piaceva ancora, mentre a Mori il calcio sembrava essere diventato ormai lo sport prioritario.
C’è un problema: la fidanzata Luisa, che ora è proprio una fidanzata ufficiale con tanto di anello al dito, rimarrà a Rovereto, dove lavora. Intensissimo lo scambio di corrispondenza, qualche telefonata che il centralinista della TELVE annuncia in arrivo da Prato, più qualche viaggio serviranno a tenere viva la relazione a distanza.
COSI’ ANNUNCIATO ALL’ASSEMBLEA DELL’U.S. MORI
Vasco Modena si trasferirà in Toscana
Felice consuntivo di un anno d’attività della società dei nero-verdi
MORI, 19 In una sala dell’albergo Italia gentilmente concessa, presenti 70 soci circa, ha avuto luogo l’altro giorno l’annunciata assemblea generale ordinaria del locale sodalizio sportivo.
Proclamato all’unanimità a presiedere la medesima il signor Giuseppe Poli, prendeva successivamente la parola il signor Domenico Galassi presidente effettivo dell’U.S., il quale con efficaci parole ha rievocato la figura del dirigente Aldo Filippi, deceduto alcuni medi addietro, e faceva osservare agli astanti un minuto di silenzio.
Indi, il signor Galassi, riprendeva la sua relazione tecnica tratteggiando la mole di attività svolta dal sodalizio nell’arco di un anno che va dalla partecipazione al campionato di prima divisione all’organizzazione della V edizione della «Coppa città di Mori » ciclistica (vinta con distacco da Vasco Modena su un agguerrito lotto di concorrenti), dalla partecipazione al torneo per la disputa del «Trofeo Regione» (il cui girone di
qualificazione è stato recentemente vinto dall’undici neroverde), al finanziamento ed assistenza della squadra ciclistica, e specialmente di Modena che ha potuto così partecipare ad una trentina di gare anche fuori regione.
Il presidente Galassi espone in tal proposito una sintetica rassegna delle competizioni ciclistiche che hanno visto l’intervento dei nero-verdi nonché le vittorie ed i piazzamenti conseguiti. I risultati non sono stati, per la verità, portentosi; anzi piuttosto magri stante soprattutto l’accanirsi ostinato della sfortuna con l’alfiere Vasco Modena.
Quanto a Vasco Modena, il relatore ha annunciato che non correrà più nella prossima stagione sotto i colori dell’U.S., ma si trasferirà in Toscana dove avrà lavoro, possibilità di razionalmente allenarsi, e potrà far parte di una forte squadra; migliorerà cioè le sue possibilità di affermarsi. Galassi conclude beneaugurando a Modena anche a nome di tutti gli sportivi di Mori la cui non ingloriosa bandiera è sempre stata tenuta onestamente e con saldezza alta dal popolare corridore.
Dopo un breve intervento del dott. Degasperi, presidente onorario dell’U. S., che ribadisce le funzionalità specifiche di uno sport sanamente inteso, prende la parola il signor Gino Depretto, dirigente della sezione calcio, che espone tutta la serie di partite disputate dalla prima squadra, nonché quelle della compagine dei ragazzi, in gran parte vinte o pareggiate e pochissime perse per cui le somme che può tirare la sezione di calcio sono chiaramente positive e ciò può far bene sperare anche per l’avvenire.
Depretto affronta poi il problema riguardante l’aumento dei soci ed il consolidamento organico del sodalizio e ne abbozza della direttive considerate producenti per conseguire scopo.
Segue la relazione finanziaria, fatta dal cassiere signor Mariano Grigolli. Dalle cifre esposte il bilancio si chiude con un deficit di circa 80.000 lire; la situazione economica verrà tuttavia risanata quanto prima con gli introiti derivati dall’organizzazione della «veglia dello
sport» e dal vaso della fortuna, il cui allestimento (in occasione della grande sagra di S. Giuseppe) tocca quest’anno alla Sportiva.
Si procede indi all’elezione della nuova direzione che da 13 membri viene ridotta a 9.