1954 10 16 Coppa Tre Città / Ultima gara con U.S. Mori

e così terminai le stagione 1954.

5° in volata dopo un bel recupero alla Coppa Tre Città, sul percorso Bolzano-Trento-Rovereto e ritorno, è la conclusione dell’ultima gara corsa da Vasco con la maglia nero-verde della U.S. Mori, la maglia del suo borgo natale. Con suo grande rammarico. Nessuno è profeta in patria, si consola.

In Trentino il boom economico non ha ancora fatto boom. La crescita industriale è lenta ed il settore non riesce ad assorbire i disoccupati in larga parte provenienti dal settore agricolo. Molti scelgono di spostarsi. E Vasco? avere un posto di lavoro è diventato importante, continuare a correre pure. ll passaggio ai professionisti sembra ormai un sogno del passato e le promesse dei dirigenti vane.

PER LA COPPA “TRE CITTA’,,

Vasco con la divisa della US Mori
(clic per vedere il ritaglio di giornale)

Sulle strade della regione si sono dati ieri cavalleresca battaglia i migliori dilettanti veneti per la disputa della Coppa tre Città, ultima gara valevole per l’aggiudicazione del premio Triveneto Ognisport del Trofeo Gerloni.
Ha vinto, meritatamente vinto, Giuseppe Vanzella dell’U.C. Vittorio Veneto uno dei componenti della squadra che si aggiudicò recentemente il titolo di campione d’Italia.
Altro brillante protagonista il trevigiano Cestari il quale, costretto ad un estenuente inseguimento durato tutta la rima parte della gara a causa di una malaugurata foratura, dopo aver raggiunto il gruppo alle porte di Trento, si rimetteva in caccia alla ricerca delle ruote di Vanzella, De Pedri e Zuanazzi, i tre protagonisti della fuga determinante, riuscendo nel suo intento dopo il giro di boa di Rovereto.
Pochi purtroppo i partecipanti alla corsa: solamente ventitrè i partenti, e ciò non meritavano certamente nè il giornale Ognisport che aveva designata quella di ieri come ultima gara valevole per l’aggiudicazione del premio da esso posto in palio, nè i dirigenti della Atesina che hanno dato proprio tutto per una perfetta riuscita.
Ce ne rammarichiamo vivamente.

Ed ora passiamo alla cronaca:
Partenza volante da ponte Roma alle 10 e 10 con dieci minuti di ritardo sul previsto; gruppo compatto sino a laives dove Rigotti, Liotto e Biasio giocano la loro carta ma non riescono a guadagnare che poche centinaia di metri che riescono a conservare sino al passaggio da Ora; sono Vanzella e Cestari che si incaricano di riportare sotto il gruppo che ad Egna sfila compatto. Subito dopo ripartono Vanzella e Zuanazzi che approfittano dell’arresto di Cestari il quale ha dovuto porre il piede a terra per foratura. Pure per una foratura deve arrestarsi il trentino Chemelli il quale non riuscirà a rientrare. A Lavis la situazione è quindi la seguente: al comando Vanzella e Zuanassi seguiti a trecento metri da De Pedri che ha pensato bene di lanciarsi all’inseguimento dei fuggitivi, a circa un minuto il gruppo con alle calcagna lo scatenato Cestari, più staccato ed ormai tagliato fuori Chemelli.
Al giro di boa sono sempre in testa Vanzella, Zuanassi e De Pedri, inseguono a 30″ Modena e Cestari e a 50″ Zago e Pizzini mentre il gruppo transita con un ritardo di oltre un minuto.

Sulla strada del ritorno i chilometri ed il ritmo sostenuto incominciano a mietere vittime: Zuanassi prima e De Pedri più avanti non ce la fanno più a tenere la ruota di Vanzella al quale si è affiancato Cestari, e sono costretti a desistere; dietro il gruppo si assottiglia sempre in modo che a Mezzocorona solamente una decina di corridori si possono ritenere ancora in lizza per un buon piazzamento. A pochi chilometri da Salorno, dove ci fermiamo per registrare i tempi, transitano ancora in testa Vanzella e Cestari con un primo di vantaggio su un gruppetto composto dai regionali Modena e Zago e da Braga, Antoniolli, Bortolozzo e Biasio.
Non tutto va bene però in testa, manca infatti l’accordo tra Vanzella e Cestari il quale in verità non tira troppo volentieri lasciando al compagno il compito più gravoso; ciò fa il gioco degli inseguitori che, Modena in testa, filano a gran carriera operando il ricongiungimento dopo il passaggio da Egna.
Operato il ricongiungimento torna la calma e nulla più viene a turbare la marcia di avvicinamento dei primi sette che si presentano compatti sul vialone di Corso Libertà. Arrivo in volata quindi e già tutti gli sguardi puntavano su Braga che si conosce come il medio dotato, quando Vanzella, pensa che non è giusto lasciar vincere gli altri dopo aver dato tutto per l’affermazione e trova ancora le energie bastanti per bruciare tutti con uno scatto davvero impressionante.
Grandi mazzi di fiori vengono offerti subito dopo l’arrivo a Vanzella, vincitoe della gara ed a Cestari che si è aggiudicato in maniera più che netta il premio Triveneto Ognisport; la Coppa Tre Città, come pure il pedale d’argento “Ognisport” sono andati all’U.C. Vittorio Veneto sempre per merito di Vanzella.

Gaetano Tornaghi

Ordine d’arrivo:
1) VANZELLA GIUSEPPE, U.C. Vitt. Veneto che compie i 180 km. in ore 4 e 31′ alla media di km. 39,840; 2) Braga mario, Cicl. Finetto di Montagnana; 3) Antoniolli Enzo, U.S. Isolberti S. Pietro Morubio; 4) Cestari Aurelio, U.C. Trevigiani; 5) Modena Vasco, U.S. Mori (Trento); 6) Bortolozzo Corrado, U.S. Coin, Mestre; 7) Biasio Francesco, S.C. Finetto di Montagnana;
8) Zago Giovanni, Libertas, Bolzano a 3′; 9) Pizzini Enzo, U.S. Volano (Trento); 10) Bonmassar bruno, U.S. Lavis (Trento); 11) Cadin Luciano, Veloce Club Trentino (Trento); 12) Zuanazzi Antonio, Pedale Scaligero, Verona; 13) De Pedri Mario, Veloce Club Trentino, Trento; 14) Sogna Ermes, Forti e Veloci, Trento; 15) Cont Marco, Alpina Sport, Trento.

Classifica finale per il premio Triveneto Ognisport:
1) Cestari Aurelio dell’U.C. Trevigiani; 2) Vanzella Giuseppe dell’U.C. Vittorio Venero; 3) Braga Mario della Cicl. Finetto di Montagnana.

Encomiabile come sempre il servizio d’ordine svolto dalla polizia del traffico. Ottimo pure il servizio svolto dai carabinieri ed agenti delle varie località fatta eccezione per Rovereto.