1954 05 01 Coppa Gelmi e Degasperi / Sul podio

1-5 Arrivai 3° a Trento

Già alla terza competizione a cui partecipa nel 1954, Vasco riesce a risalire sul podio, benché sul gradino più basso. In fuga con altri quattro corridori il taglio del traguardo si gioca in volata. Ma sembra che la stampa non lo coccoli più come negli anni passati. Non un cenno alla sua forzata assenza dalla gare trentine e al suo rientro in scena. Giuseppe Pintarelli, due anni più giovane, è già passato professionista nella Nivea Fuchs, formazione capitanata da Fiorenzo Magni, mentre lui, che si avvicina ai 25 anni, forse è considerato ormai finito.

Nella istantanea si osserva il tipico modo di bere che aveva Vasco, trattenendo l’acqua in bocca prima di deglutire in modo da idratare in primo luogo la mucosa orale
COPPA GELMI – DEGASPERI

Dopo una lunga fuga a cinque Zamboni vince in volata

Ottime prove di Versini, Modena e Franceschini
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Trento, 2

La VII edizione della coppa Fratelli Gelmi e Degasperi, abbinata al G.P. Industria, Lavoro e Commercio, la creatura cara all’Alpina Sport ha avuto il vincitore, un meritato vincitore, se si vuole, ma non il vero, grande dominatore. Il pescantinese Zamboni che per la seconda volta consecutiva ha iscritto il suo nome nel libro d’oro della interessante competizione che vuole onorare la memoria di tre eroici giovani della resistenza, è ormai di casa. Non è stata questa la prima volta che la sua ruota sfreccia prima e qualche volta indisturbata, sotto lo striscione di arrivo sulle strade del Trentino.

Il ragazzo ha classe ed è in possesso di intelligente astuzia. Adopera le sue forze con dosato criterio, sa conoscere e curare i più diretti avversari. E proprio in virtù di queste indispensabili doti per chi si vota alla corriera di corridore che egli ieri, dopo una sgroppata di 150 chilometri, dei quali una buona metà percorsi in fuga con altri quattro atleti, ha saputo aver la meglio con chiara autorità.
Non per questo meno merito del vincitore hanno gli immediati classificati. Versini, Modena, Franceschini ed il giovane Cadin, pur battuti, è d’uopo riconoscerlo, hanno disputato una magnifica gara. Chi più, chi meno, collaborando alla riuscita della fuga, che doveva portarli compatti fino a pochi metri dal traguardi di corso Buonarroti a Trento. Franceschini anzi ha al cui attivo la spettacolosa, solitaria scesa al Passo della Drena, Modena il brillante inseguimento che in pochi chilometri gli permetteva di colmare il vuoto creatosi ad un certo momento di oltre un minuto fra il suo gruppo ed i fuggitivi; Versini è sempre stato nelle primissime posizioni; il giovane Cadin, l’attuale alfiere del Veloce Club Trentino, con un ammirevole accanimento, stringendo i denti, ha tenuto duro dall’inizio alla fine. Tutti gli altri hanno lottato per un posto d’onore che la loro posizione è apparsa compromessa ancor prima che la gara entrasse nel suo decisivo epilogo.

Dai lavisani Andreatta e Padergnana classificatisi nell’ordine al sesto e settimo posto, non si poteva pretendere di più, così come non molto di più poteva dare il bressanonese della Forti e Veloci, Ferrari, giunto nono. La lunghezza e più ancora la durezza del percorso, per molti nuovo, richiedeva parecchie prerogative. I meno preparati ed meno competenti hanno dovuto ammainare la bandiera ma non per questo a loro non va quel titolo di orgoglio che è giusto merito per chi dopo aver tutto offerto viene battuto dai più forti.

Con circa un quarto d’ora di ritardo sull’orario fissato i 26 concorrenti prendono il via. Veloce andatura ma nulla di nuovo fin verso Rovereto ove un gruppetto di una decina di corridori si avvantaggia sul grosso di alcune centinaia di metri. Il più intraprendente appare Franceschini ed è lui infatti a vincere il premio di traguardo a Passo S. Giovanni seguito a ruota da Quintarelli dell’Ausonia Pescantina. Zamboni e Modena procedono appaiati nel secondo gruppo che segue i primi, fra i quali anche Versini, con un distacco di circa un minuto. A Riva la prima sorpresa. Modena con azione di forza lascia la compagnia e con un inseguimento che ci ha fatto venire il mente il poderoso atleta di alcuni anni fa va alla caccia dei fuggitivi che raggiunge alla prime rampe della Drena. Ma Zamboni, evidentemente con piano prestabilito, non dorme e così anche lui pianta tutti e si porta a ridosso dei primi. Dei dieci chilometri circa di salita ne sono stati percorsi appena una metà ma già la selezione è cosa fatta. Il primo a cedere è il pescantinese Loro. Anche Modena perde terreno; così avviene per Quintarelli, Versini e Depedri. Franceschini intanto, con abile pedalata, staccati tutti raggiunge indisturbato il culmine con circa con circa un minuto di vantaggio sugli immediati inseguitori Zamboni, Versini e Cadin i quali avevano disseminati a loro volta tutti gli altri concorrenti.
Nel successivo tratto pianeggiante che porta a Cavedine anche Franceschini viene raggiunto dai tre inseguitori ai quali più oltre si unisce Modena rinvenuto fortissimo. Qui praticamente la corsa finisce giacché dei cinque nessuno ha più coraggio di tentare una avventura che potrebbe essere fatale. Con regolare cambio, salvo che per Cadin che solo a brevi tratti ha offerto il suo contributo, vengono percorsi i restanti chilometri. In altri casi è stato lo strappo dei Murazzi a mutare volto alla corsa, ma oggi il gruppo dei fuggitivi era troppo omogeneo perché da essi potesse venir fori la sorpresa, e così la decisione è posta nelle mani della impegnatissima volata. Come abbiamo detto Zamboni, il quale fra l’altro aveva fatto incetta anche di parecchi premi di traguardo, ottiene la palma del migliore fra i migliori.
Ottima l’organizzazione. Servizio inappuntabile dei bravi militi della strada.

Gino Barbarisi

Ecco l’ordine di arrivo: 1, Zamboni Adriano, U.S. Pescantina, che impiega a percorrere i 150 km, ore 4 alla media di km 36,750; 2. Versini Mario, S.S. Benacense Riva, a mezza macchina; 3. Modena Vasco, U.S. Mori, s.t.; 4. Franceschini Natale, U.S. San Giorgio Vela, s.t.; 5. Cadin Luciano, V.C. Trento, s.t.; 6. Andreatti Riccardo, U.S. Lavis a 7′; 7. Pedergnana Lino, U.S. Lavis s.t.; 8. Loro Albino, Ausonia Pescantina a 11′; 9. Ferrari Battista, Forti e Veloci Trento, s.t.; 10. Quintarelli Alessandro, Ausonia Pescantina; 11. Pisoni Ezio, Aurora Trento; 12. Bonmassar Bruno, U.S. Lavis; 13. Pizzini Enzo, U.S. Volano; 14. Stofella Mario, V.C. Trentino; 15. Soana Ermes, Forti e Veloci Trento…

Le tre coppe in palio sono stata appannaggio tutte dell’Ausonia Pescantina.