Come nella precedente stagione, anche al temine di questa Vasco non menziona il fatto che, con le sue vittorie e piazzamenti distribuiti lungo l’intero arco dell’anno, ha conquistato per la seconda volta il titolo di Campione Tridentino Dilettanti. Il titolo veniva assegnato in base ad una classifica a punti determinata sui risultati di cinque gare prefissate.
UN ANNO DI ATTIVlTA’ DEL PICCOLO COPPI TRENTINO
Per Vasco Modena
ogni corsa un successo
La stagione ciclistica è alle sue ultime manifestazioni, anche qui fra i nostri monti. Uno sguardo d’insieme all’attività svolta quest’anno dagli atleti roveretani vede in prima fila Vasco Modena della Cofler, il «piccolo Coppi» trentino, come è stato battezzato dagli appassionati.
Questo giovane, che la Cofler ha affidato all’esperienza di Giannino Piccolroaz, ha saputo
imporsi nelle più difficili prove organizzate sulle nostre strade e fuori regione, guadagnandosi meritatamente l’ambito titolo di campione regionale.
Gli sportivi non si sono sbagliati chiamandolo « piccolo Coppi». Del grande campione nazionale, Vasco Modena possiede la generosità del cuore e quella forza d’animo, che gli fa, trovare in ogni momento della fatico il rabbioso colpo di pedale per mettersi in luce. Ama lo sport che pratica: lo ama e lo difende con una tenacia commovente. Modesto, corre spintovi dal fascino della lotta; corre con Il stesso impegno anche quando sa di non arrivare
primo, corre anche quando la fortuna gli è avversa.
Carattere schiettamente alpigiano, direi carattere eminentemente trentino, una volta che è salito in sella sa che deve arrivare in fondo e vi arriva, che vada bene o male. II premiopiù grande per lui non è la medaglia che avrà al suo arrivo, ma la titanica battaglia che la mente, l’astuzia, i garretti, il cuore ingaggiano con se stessi prima che con gli avversari, la strada, il traguardo. E’ quasi sempre vince come sa vincere lui, imponendosi nettamente.
Quando non vince la corsa Modena ha vinto egualmente perchè se non ha potuto giungere primo vuol dire che qual- cosa che non è dipeso da lui si è messo di mezzo.
VASCO MODENA (foto)
E’ ormai roveretano di adozione ma è di Mori ove trascorre le sue giornate in famiglia, una laboriosa famiglia di agricoltori [purtroppo no, sorride Vasco, mai avuto la fortuna di avere della terra per sfamarsi]. A Mori gli vogliono un bene che non ha fine e quando lo sanno in gara, non si fa che parlare di lui. E’ il continuatore di quella tradizione ciclistica trentina che ha al suo attivo numerose glorie. Ma Modena è ancora giovane ed il suo nome è destinato ad avere un posto d’onore nel ciclismo nazionale, perchè lo merita e perchè ha queste possibilità.
Ecco il suo brillante stato di servizio di quest’anno: Coppa Ignis – Giro Bolghera: secondo a ruota, VI Gr. Premio U. Testi a Bologna: settimo, Bolzano – Sciaves: primo con 3′ di distacco, Giro dei Laghi: secondo a ruota, Coppa città di Bassano a cronometro: secondo a 2″, Trofeo G. Merenda a Treviso: primo con 1′ e 15″ di distacco, Coppa Eosan circuito di Ora: primo con 5′ di distacco, I. prova di selezione per il campionato del mondo a Trieste: decimo, Targa Nuvoloni a Verona: secondo a 2 macchine, Coppa Zadra a Cles: primo con 3′ di distacco, Gr. Premio Amaro Alpino: secondo, Trento – Bondone in salita: primo, Trofeo Pirelli: primo con 10′ 59″ di distacco, Gr. Premio Fiera di Trento: primo con 2′ e 18″ di distacco. Trento – Sella per la Coppa Sella: primo, Coppa città di Bressanone: secondo.
Un bilancio notevolissimo e che ci dice che nessuna specialità lo trova, impreparato o meno forte. Un atleta completo a cui gli sportivi roveretani augurano sempre più luminosi successi.