1950 08 13 GP Fiera di Trento / In due frazioni

13-8 Gran Premio Fiera di Trento: 1°.

Ancora un appunto brevissimo, lungo neppure una riga, per la seconda vittoria consecutiva, ottenuta su una dura gara disputatasi in due frazioni, evento satellite della Fiera Internazionale di Trento del Turismo e dello Sport che si svolge nel capoluogo dal 12 al 27 agosto 1950. Vasco vince la prima frazione con un distacco sufficiente per aggiudicarsi anche la competizione generale con quasi tre minuti sul secondo .

Passaggio da Levico Terme in una gara di Vasco in maglia Cofler

CONFERMA Dl UN OTTIMO CORRIDORE

Vittorioso Vasco Modena nel Trofeo Fiera di Trento

Il trentino, aggiudicatosi nettamente la prima frazione, riesce a condurre in porto il successo finale piazzandosi onorevolmente nella seconda, appannaggio del valdagnese Piazzon

Trento, 13 agosto

Un’altra affermazione di Vasco Modena. Ormai i successi di questo magnifico ciclista del G. S. Cofler di Rovereto non si contano più, tanto si susseguono con insistente continuità. Domenica fu sua l’eliminatoria del G. P. Pirelli, oggi si è aggiudicato con la solita spavalderia, ed anche con abile tattica, la dura corsa, in due tappe, per il trofeo Fiera di Trento.

Stavolta, in lizza, non c’erano solo i corridori locali, ve n’erano da Treviso, Padova, Vicenza, Belluno, Verona e Venezia, eppure Modena ha sbaragliato il campo. Fieri e irriducibili avversari e degni dell’onorevole piazzamento conseguito complessivamente il valdagnese Piazzon, vincitore della seconda tappa, i bellunesi Nicoletto e Bortolin, i quali hanno costituito le più liete sorprese della giornata, e gli altri che la classifica generale pone in risalto secondo meriti.

La prima parte della corsa, sul giro di Molveno, ha visto i 56 concorrenti subito impegnati a fondo sullo strappo di Cadine, appena fuori Trento, ma niente di decisivo si è verificato fino a Comano dove il trevigiano Bortolin ha vinto la tappa volante.

E’ stato sulle salite di San Lorenzo e di Molveno che la gara, prima frazione, si è decisa sotto la decisa spinta degli scalatori Modena e Parisi. A Molveno, Modena aveva un lieve vantaggio, ma gli bastò per involarsi solo nei restanti 40 km. e vincere nettamente il primo traguardo. Parisi verrà riassorbito, poi, anche distaccato e preceduto all’arrivo dal bassanese Tognon.

Nella seconda frazione, con arrivo a Serraia di Pinè, la battaglia è divampata durissima e molti concorrenti hanno pagato il fio degli sforzi compiuti nella mattinata, crollando definitivamente. Modena aveva però collezionato un discreto vantaggio e, pur rimanendo staccato, accusando anche lui una lieve crisi, riusciva ad ottenere un piazzamento (quarto a 2’3″) che gli consentiva di mantenere il primato della classifica. Vinceva la seconda tappa il valdagnese Pianon con mezzo minuto su Nicoletto e 1′ su Della Putta. Anche il trofeo di rappresentanza è stato vinto dal G. S. Cofler.

Ordine d’arrivo della prima frazione (km. 92) : 1. Modena Vasco 2.49’30”, media km. 32.940; 2. Tognon Emilio a 2’8″; 3. Parisi Rino a 2’15”; 4. Piazzon Mario a 4’59”; 5. Bortolin e Della Putta; 7. Nicoletta; 8. Dalla Bella; 9. Azzolin; 1O. Pintarelli.

Ordine d’arrivo della seconda frazione (km. 50) : 1. Piazzon Mario 1.45’40”; 2. Nicoletto Severino a 30″; 3. Della Putta Geremia a 1′; 4. Modena Vasco a 2’3″; 5. Salizzoni; 6. Bortolin; 7. Ferrari; 8. Desimoi; 9. Ferrari; 10. Rizzoli.


un grande trofeo Fiera di Trento

Vasco Modena, riconfermatosi campione di valore
vince anche la “stella alpina di Ferragosto”

Modena e Piazzon brillanti vincitori di tappa – Il ritiro di Rino Parisi – Alla cuffia di Rovereto i premi di rappresentanza

Corriere Tridentino, martedì 15 agosto 1950

Felice scelta di formula, scelta e numerose partecipazioni extraregionali, ardore ed interesse di lotta, spettacolo di folla, adamantina dimostrazione di classe del vincitore: è in “consommè” di questo premio trofeo fiera di Trento che i bravissimi dirigenti della Tridentina Aurora hanno saputo portare diligentemente e signorilmente al grande successo.

La formula

L’approvazione del percorso, ritenuto troppo severo per una prova unica, aveva dato luogo, alla vigilia, a qualche burraschetta ma poi gli organizzatori avevano finito per accedere alle proposte del comitato regionale del UVI che aveva prospettato lo spezzamento in due settori della gara.
Questa formula ha finito per entusiasmare gli stessi organizzatori ed ha effettivamente conferito maggior interesse è contenuto agonistico alla corsa.
Essa ha messo a dura prova la resistenza e le doti di fondo dei concorrenti ed ha fatto registrare delle crisi e “cotte” spaventose.

I concorrenti

Larga, scelta, notevole la partecipazione extra regionale con un complesso di oltre 20 atleti. scelta abbiamo detto, e come, in taluni punti nevralgici della corsa – oltre San Lorenzo e Molveno ad esempio – due soli atleti trentini al comando della corsa ed una quindicina di maglie biancorosse del veloce Club vicenza, giallorosse del velosport Bassano e del V. C. Schio,azzurre bianche dei marzotto, grigio strisciate della Paglianti, nocciola sbiadito del cittadella, iridate della Trevigiani ecc.
Tutti i migliori veneti erano della partita: del passista Tosato, agli scalatori Stella, Zanconato, Piazzon e Nicoletto, dai velocisti Tognon al solido Dalla Putta; decisi a giocare la gran carta di espugnare la Roccaforte trentina, tesi ad abbattere gli “idoletti” locali Modena e Parisi.
Non ce l’han fatta. Non perché non avessero dato tutto ma bensì per il valore di capitan Vasco, ancora una volta in giornata di grazia, Ancora una volta la gente Coppi in quelle sue solitarie ed irresistibili… evasioni dal gruppo con assolo finale. ricorderemo Tuttavia a lungo questi ragazzi veneti, dalla parlantina loquace e schietta, sette dei quali Hanno occupato Il posto d’onore dal secondo in poi.

La Gara

51 dei 56 iscritti (unica assenza di rilievo quella di Tranquillo Segato, affetto da colite) prendono il via alle 9:30 di fronte al palazzo della Fiera Internazionale di Trento, mossiere il rag. Emilio Parolari, presidente della Fiera stessa.
la salita di Cadine – attaccata a tutta birra – opera qualche frazionamento: sono primi a cedere alcuni regionali allineatisi alla partenza per semplice onore di firma, speranzosi di una giornata di sole in tanto grigiore della loro deludente carriera atletica. La salita del Limarò accentua l’assottigliamento del gruppo che affronta i “piani” di Comano forte di non più di una ventina di unità. A Comano il trevigiano Bortolin,piomba come un falco sul traguardo e si aggiudica la “tappa volante”.
Si affronta ora la sassosa è dura salita che porta a San Lorenzo: non eccessive forature ma fatica da bestie. Davanti Parisi e Modena, Bortolin e Sella menano la danza. S. Lorenzo – primo traguardo della Montagna – è favorevole a Modena, così come Molveno (sullo scatto il roveretano batte sempre e con estrema facilità… l’arrugginito rivale). A Molveno, gremita di villeggianti e di belle ragazze, Modena fa partire dal suo arco la freccia della vittoria.
la pianura che porta ad andalo, la discesa difficile e tormentosa di Spor-Rocchetta, I 20 km di nastro asfaltato che concludono la tappa a Trento rappresentano per lo scatenato allievo di piccolroaz l’incentivo ad aumentare il vantaggio, così come infatti avviene ( ha del meraviglioso l’impresa di questo ragazzo trentino che, tutto solo con se stesso, ha saputo guadagnare secondi e minuti a due che inseguivano follemente e di comune accordo: il Bassanese Torgnon e Rino Parisi).
A Trento, sull’affollatissimo traguardo (dove regnava, per verità, un disordine indescrivibile) Modena è applauditissimo primo, secondo è Tognon a 2’08”, terzo Parisi a 2’15”.
Intervallo di 3 ore per il rifocillamento ed il riposo, poi alle 15:05 partenza per il secondo tratto.
Ponte Alto, Pergine, San Cristoforo, Calceranica, Caldonazzo tutti affollati e festanti sono attraversati dalla carovana, ridotta a 31 uomini, in velocità. A Levico – sulla stretta, dura rampetta che porta alla nazionale – si opera uno sgretolamento delle posizioni che non sarà più ricomposto. Scappano a pieni pedali ed in gruppetti spiccioli i migliori mentre Parisi naviga, sudato e pallido nelle retrovie. Soffre il ragazzo forse per la cattiva digestione, forse perché affaticato dalla sgroppata inutile ma pur generosa, mattutina.
L’allarme è dato e Modena non si fa sollecitare a tirare a forte andatura: per lui un Parisi in ritardo è un invito a nozze.
Siamo Pergine dove Castellani vince la “volante”. Qui scappa una maglia color zabaglione rivestente un piccolo corridorino, il bolzanino Da Come. egli ha i suoi minuti di notorietà poi al bivio per Pinè è ripreso da 6 o 7 veneti e da Modena.

Incomincia la salita di Pinè che vede dominatori i bellunesi Nicoletto e Della Putta, il valdagnese Piazzon e più su Modena ripresosi da una crisi passeggera dovuta a spasmi al ventre.
La gara è ormai decisa e, se la folla fittissima che gremisce il traguardo di Pinè saluta con ovazioni il vincitore Piazzon, Modena ha già vinto la sua battaglia indiretta.

Folla e organizzazione

Ovunque la carovana è passata ha avuto per muraglia umana migliaia di spettatori: villeggianti (moltissimi, interessati, osannati) valligiani, contadini, giovani. Ovunque ma in particolar modo a Comano Terme a Ponte Arche, a San Lorenzo Banale, a Molveno, Andalo, Mezzolombardo (quanta disciplina in questo centro dove il ciclismo è maturo assai), naturalmente Trento, Pergine, S. Cristoforo, Levico, Serraia di Piné.
In quest’ultimo centro migliaia di spettatori di tutto l’altopiano per la gioia del buon Pedroni dell’Azienda Turismo del loco, commosso, entusiasta, pieno di attenzioni e di preoccupazioni.
Serraia ha accolto con generosità, passione e signorilità i concorrenti e tutti l’hanno lasciata con vero rammarico per la brevità eccessiva del soggiorno.
L’organizzazione è stata certamente all’altezza della corsa. Forse troppa poca disciplina delle macchine al seguito (Troppi di quegli aggeggi micromotoristici che al seguito delle corse non apportano che disordine). Nel complesso però tutto è andato bene e non si hanno a lamentare inconvenienti od incidenti (ad eccezione di un investimento di un ragazzo ad Andalo da ascriversi ad esclusiva colpa del ragazzo stesso).

Il ritiro di Parisi

L’Aurora di Trento presente al seguito della corsa con il suo presidente on. Renzo Helfer, giovane e dinamico parlamentare trentino che ha capito e sposato l’importanza e la passione per lo sport, con Corrado Pontalti, simpatico “fazo tuto mi”, don Gino Broccardo “assistente ecclesiastico” e “deus ex machina” del sodalizio giallo blu, il cav. Covelli, vicepresidente ecc., può ben essere soddisfatta della riuscita di questa gara tutt’altro che semplice e così ricca di premi e d’importanza.
Da ultimo la nota, dolente, almeno per i tifosi di questo ragazzo generoso e forte: il ritiro di Rino Parisi.
Già l’avevamo visto in mattinata s stringere i denti allorché la lotta s’accendeva in prossimità dei culmini; avevamo subito capito che per Parisi quella era una giornata nera.
Il ragazzo penava ogni qual volta si operava uno scatto e Modena sornione e furbo, capitene l’antifona, di questi scatti ne operò diversi finché, all’ultimo se ne partì.
Parisi ci è apparso appesantito, (azionava a parer nostro un rapporto troppo duro) incapace di pedalare in scioltezza, facile a farsi sorprendere nelle impennate brusche e negli scatti. Anche nell’inseguimento la sua pedalata ci è apparsa legata, dura ,priva di quella rotondità che si richiede ad un buon passista: Parisi, amici dell’Aurora, risente e paga oggi le magnifiche affermazioni nelle gare in salita pura (come del resto ne risente, l’abbiam visto, lo sclerense Sella).
Il nostro modestissimo e disinteressato consiglio – lo andiamo ripetendo da mesi – si chiama, per il ragazzo dell’Aurora: ostracismo alle salite pure, ritorno alle gare brevi e veloci, rapporti leggeri permettenti vorticoso mulinar di gambe e scioltezza di movimenti.
Modena ha vinto il primo atto della rivincita; ma oggi v’è il secondo, la Coppa Sella, fatta apposta per i due antagonisti.
I servizi han funzionato egregiamente (eccezzion fatta per il rilevamento d’arrivo a Trento). Direttore di corsa, presidente e componenti della giuria, commissario dell’UVI e cronometristi han lavorato, deciso, sanzionato in strettissima comunità di intenti e tutti ne son rimasti contenti. I quadri direttivi del ciclismo trentino, lo andiamo dicendo ed affermando da tempo, sono appostissimo.
Il premio della montagne è stato appannaggio di Vasco Modena che si aggiudica un bell’orologio da polso. Trofeo e coppa vanno ad arricchire i … depositi della roveretana Cofler.

L’ordine d’arrivo

Prima tappa: 1. MODENA VASCO, G.S. Cofler, Rovereto, 2.49’30”, media km. 32.940; 2. Tognon Emilio, Veloce Club Bassano a 2’08″; 3. Parisi Rino, U.S: Aurora, Trento a 2’15”; 4. Piazzon Mario, Cral Marzotto Valdagno a 5’59”; 5. Bortolin Marco, U.S: Trevigiani, a ruota. 6. Della Putta Geremia, V.C. Michelin Longarone, idem; 7. Nicoletto Serverino, Pedale Feltrino, idem; 8. Dal Bello Vittorio, Veloce Clunb Bassano, idem; 9. Azzolin carlo, Ardens di Braganze, idem; 10. Pintarelli Giuseppe, Cofler, Rovereto a 6’59” , 11. Tessari AUrelio, Veloce Club Vicenza, a 7’54” 12) Ferrari Arturo, S.C. Verona Montoriese, idem. 13) Sella Vittorio, V.C: Schio a 8’30” 14) Castellani Attilio, Cofler Rovereto, idem 15) Rigoni Pietro, Veloce Club Bassano,…

Seconda tappa: 1. PIAZZON MARIO, Cral Marzotto Valdagno 1.45’40”; 2. Nicoletto Severino, Pedale Feltrino a 30″; 3. Della Putta Geremia, V.C. Michelin Longarone a 1’; 4. Modena Vasco, Cofler Rovereto a 2’03″; 5. Salizzoni Vittorio, Forti e Veloci a 2’13”; 6. Bortolin Marco, U.C: Trevigiani a 2’36”; 7. Ferrari Eugenio, C.C: Cinelli Gardolo a 3’ 51”; 8. Desimoi E., Pedale Feltrino a 4’04”; 9. Ferrari Arturo, S.C. Verona Montoriese, a 4’16”; 10. Rizzoli Mario, Aurora Trento a 5’16” 11) Poppo danilo, V.C. Cittadella a 5’01” 12) Da Come Osvaldo, Alto Atesina Bolzano a 5’41” 13) Pozza Mario, Dopolavoro Ferroviario Trento a 5’53” 14) Chizzini Franco, benacense Riva a 6’35” 15) Martini Flavio, U.S. Taio, idem,…

Classifica Generale: 1. MODENA VASCO (s) G.S. Cofler, Rovereto, 4.37’14”; 2. Piazzon Mario (s) Marzotto Valdagno 4.40’10”; 3. Nicoletto Severino, (j) Pedale Feltrino 4.40’42” 4. Dalla Putta Germano (j) V.C. Longarone 4.41.10” 5) Bortolin Marco (s) U.C: Trevigiani 4.42’46”; …

Classifica Gran Premio Montagna (finale): 1. Modena Vasco punti 8; 2. Tosatto punti 3; 3) Bortolin punti 3; 4. Parisi punti 3: Piazzon punti 1.


Depliant della rassegna Fiera di Trento del ’49. Vi era persino una seggiovia allestita dalla società Graffer che collegava il monumento a Dante al palazzo Sanzio, sede della Fiera. Poteva trasportare 800 persone all’ora su comodi ed eleganti seggiolini che viaggiavano alla velocità di un metro e mezzo al secondo. Fu una grande pubblicità per le seggiovie di montagna, moderni impianti dei quali il Trentino era già allora largamente dotato.