10-11 settembre nella Trento – Conegliano – Trieste mi classificai rispettivamente 4° e 15°, e 8° in classifica
Il 2 ottobre una prestazione un po’ epica, mi classificai 3°, malgrado una foratura, nella Coppa Anaune
Mi ripresi una franca rivincita nel Giro del Garda stabilendo la media primato con 39,960 orari.
Le gare si susseguono. La Trento-Trieste per dilettanti, in due tappe, organizzata dal Veloce Club Trentino, vede la partecipazione di 83 corridori. Nella prima tappa, con traguardo a Conegliano, Vasco arriva quarto in volata dopo 175 km percorsi alla media di 39 km/h. Nella seconda tappa con traguardo Trieste si classifica al 15° posto posizionandosi ottavo nella classifica finale. Buon risultato anche in Val di Non, nella Coppa Anaune, dove guadagna un bel terzo posto. Ed infine, nell’autunno del 1949 Vasco coglie una grande vittoria nel Giro del Garda, stabilendo un record di gara e conquistando il titolo di campione regionale dei dilettanti 1949.
Par giusto qui ricordare a chi questo Giro del Garda fosse dedicato, con la denominazione di ”Coppa Frizzera”. Si tratta del giovane ragionier Aldo Frizzera, eletto Commissario regionale dell’U.V.I. nel 1930 e tragicamente deceduto a soli 24 anni il 5 luglio 1931, travolto da un’automobile nei pressi di Grigno, in Valsugana, mentre pedalava con altri verso le Scale di Primolano per assistere al passaggio di una gara ciclistica a cui prendeva parte, in particolare, Ermanno Moser.
Fu proprio Frizzera, nel marzo del 1931, ad illustrare le nuove regole U.V.I. per essere insigniti del titolo di campione regionale: anzichè in una singola prova, come nel passato, il titolo per il campionato dilettanti veniva assegnato con una classifica a punti su cinque gare definite ad inizio stagione, tra le quali, in questa stagione, il Giro del Garda. Nel 1954 si tornerà alla prova unica.
Superba prova di Modena
solo al traguardo di un velocissimo “Giro del Garda„
Il Giro del Garda, che quest’anno era valevole anche per la disputa della coppa «Aldo Frizzera» ha avuto un protagonista ed un dominatore: Vasco Modena, il quale dopo essere sempre stato nella pattuglia di testa lungo tutti i 150 chilometri del percorso, ha staccato tutti negli ultimi quindici chilometri ed è giunto solo al traguardo rivano, compiendo una impresa sportiva di notevole valore e che resterà nella storia di questa gara, la quale si svolge tra i più incantevoli panorami della nostra terra.
Il giovane atleta della Cofler, ha ricalcato la corsa e l’impresa del suo maestro Piccolroaz, vincitore della terz’ultima edizione della gara: anche allora fuga e progressivo vantaggio sugli inseguitori, e vittoria per distacco con una dimostrazione di classe di eccezionale portata.
Un lotto di una quarantina di dilettanti era allineato alla partenza: oltre a Modena ed a Parisi, era allo «start» il veronese Begalli, vincitore dell’ultima coppa Anaune, l’altro veronese Falcioni, un giovane che va per la maggiore sulle strade venete, poi Turrini di Castelnuovo sul quale si fondavano le speranze di molti dirigenti scaligeri. Inizio velocissimo attraverso le gallerie della Gardesana occidentale, ma gruppo compatto, salvo qualche strappo fino alle zette di Cunettone, dopo Salò. Sulla non facile salita, scattano Turrini e Falzoni che prendono un lieve vantaggio, subito colmato da Modena che dimostra una combattività ed una attività notevole. In difficoltà, Gazzini, che ha qui iniziato a forare e lungo il percorso esaurirà poi la scorta dei tubolari, tanto da giungere al traguardo con una bicicletta presa a prestito lungo il percorso.
A Peschiera si verifica la fase decisiva della corsa. Sotto un attacco improvviso e prolungato di Falzoni, si compone un gruppetto di testa che oltre al veronese comprende Modena, il vicentino Ferrari, Chemelli e Dallatorre, seguiti a brevissima distanza dal vicentino Piazzon. A Garda posizioni immutate mentre dietro, la fatica falcia nel gruppo degli inseguitori guidato con astuta tattica da Martini.
A Brenzone restano soli in testa Modena e Falzoni che però segue con evidente disagio la sostenutissima andatura imposta dall’atleta della Cofler. Parisi, irrimediabilmente staccato si ritira, dopo una corsa nella quale, ad abulie strane aveva aternato sprazzi fulgenti. E’ quella del giovane dell’Aurora una crisi che va al di là dei muscoli più o meno sciolti, una crisi di demoralizzazione che Parisi dovrà superare, prima di tornare, dominatore come era apparso, sulle strade trentine.
Quando Modena scatta decisamente verso Naven, Falzoni non riesce a tenere la ruota. La gara è vinta per Modena che passa da Riva solo con un minuto di vantaggio su Falzoni e su Ferrari che era riuscito a raggiungere il veronese. Lungo la Mazza il vantaggio di Modena raddoppia, mentre Ferrari cede di schianto. Sulla pista dello stadio rivano, trionfo di Modena applauditissimo. Lungo tutto il percorso folla eccezionale.
Organizzazione accuratissima da parte della “ciclismo” della Benacense.
La classifica è la seguente:
1. Modena Vasco del G. S. Cofler di Rovereto, che compie i 164,300 km. del percorso in ore 4 6′ 58″ alla media oraria di km. 39,910; 2. Falzoni Rodolfo del Pedale Scaligero, a 2′ 35″; 3. Ferrari Arturo della U. S. Fiumane, a 4′ 20″; 4. Chemelli Mario della Forti e Veloci di Trento, a 5′ 5”; 5. Dallatorre Giuseppe del V. C. Trento; 6. Piazzon Mario del CRAL Marzotto; 7. Rigotti Luigi del CRAL Marzotto; 8. Rossi Alfredo del Pedale Scaligero di Verona; 9. Martini Angelo della Cofler di Rovereto; 10. Begalli Mario del Pedale Scaligero di Verona.
Partiti 37, arrivati in tempo massimo 21.
Con questa vittoria, Vasco Modena si è anche aggiudicato il titolo di campione regionale dei dilettanti.