Ormai ero sulla strada buona ed una serie di soddisfacenti affermazioni mi attendeva.
Infatti il 28 agosto vinsi con irrisoria facilità e con una foratura la Coppa Miramonti.
In pochi, davvero, i partecipanti alla gara, organizzata dalla precedente società sportiva di Vasco, la OLIVO di Arco, anche se ormai non dedita più al ciclismo con una squadra propria. Vasco si sente in dovere di partecipare, anche se a breve ci sarà il Giro a tappe delle Dolomiti. Il dott. Negri, grande appassionato sportivo, con cui è sempre rimasto in ottimi rapporti, merita che una delle stelle del momento faccia brillare la gara della sua OLIVO. Senza i soliti rivali, però, non c’è storia.
A Vasco Modena della Cofler la vittoria nella
“Coppa Miramonti”
Vittorio Salizzoni della Forti e Veloci di Trento primo nel “Gran Premio della Montagna”
Trento, 28 – Un esiguo numero di concorrenti ha preso questa mattina il via per 12 disputa della Coppa «Miramonti», svoltasi sul percorso delle Giudicarie Garibaldine, attraverso le ardue valli del Sarche e del Chiese.
Partiti da Arco alle ore 10.10, i concorrenti hanno toccato Riva, Molina di Ledro, Bezzecca, Tiano, Storo, Ca’ Rossa, Creto, Bondo, Tione. Da Tione per la ripidissima discesa che conduce a Ponte Arche, attraverso le Terme di Comano, i corridori hanno raggiunto Sarche, Pietramurata a Dro, Arco lungo la salita della Masa per rientrare a Riva e Arco dopo avere «tirato» una gara disputatissima su un percorso di 130 km.
Se al via si sono presentati soltanto 13 atleti, questo non lo si deve ad una deficienza degli organizzatori della Sportiva di Arco, ai quali anzi va il doveroso riconoscimento ai avere saputo curare la manifestazione in ogni minimo particolare, ma al fatto che, in previsione della disputa del Giro delle Dolomiti che avverrà giovedì prossimo, i grossi calibri del ciclismo trentino, hanno preferito godersi una giornata di riposo. Hanno tuttavia partecipato alla «Coppa Miramonti», Modena e D’Andrea, la qual presenza ha servito a spronare gli altri concorrenti, fra i quali abbiamo la soddisfazione di segnalare la rivelazione del giorno, Vittorio Salizzoni della «Forti e veloci». II giovane atleta rosso-blu, quantunque soltanto alla sua seconda competizione, ha infatti condotto la gara in maniera superba, arrivando a conquistare, nonostante tre successive forature, l’ambito premio della montagna.
Inutile dire che Modena ha dominato su tutti 130 chilometri di percorso, e questo avvalora ancor più l’affermazione del giovane Salizzoni, il quale ha, come dicemmo, conquistato il premio della montagna con un allungo da campione.
Al via dato dal presidente della Olivo di Arco, i 13 concorrenti, con un passo che si aggira sui 35-36 chilometri orari, arrivano a Riva dove attaccano subito la dura salita del Ponale. Dopo circa due chilometri di dura ascesa, i concorrenti si frazionano alquanto: sono in testa le maglie della Cofler, le quali si confondono con quelle due del «Veloce Club Trentino» (dello stesso colore), intercalate con quelle rosso-blu della «Forti e veloci».
Verso metà salita, le posizioni sono immutate e Modena tenta con un allungo di fuggire. Caliari, del «Veloce Club Trentino», gli si mette subito alla ruota e annulla cosi il tentativo. Modena e Caliari, che avevano guadagnato qualche metro, vengono subito raggiunti per opera della «recluta» Vittorio Salizzoni, il quale aveva tutte le buone intenzioni di farsi luce. Poco dopo vediamo terra, Vettorazzo, urtato da un ciclista, si rialza subito, si riprende e parte. Dopo questo incidente fortunatamente senza conseguenze, proseguiamo avanti, ospiti della «Topolino» del signor Ferruccio Calzà assieme al dott. Negri, e raggiungiamo i primi.
Sono in testa Modena, Salizzoni, Caliari e Bianchi. Siamo ora a tre chilometri dalla fine della salita. Modena allunga, Salizzoni si mette alla sua ruota, lo sorpassa e fa il passo. Caliari, che è stato lievemente staccato, si riprende e raggiunge i tre. Al chilometro dal culmine la lotta si fa ancora più accanita, e questo perché a Molina di Ledro è in palio il «Gran Premio della Montagna».
Modena scatta ancora una volta e Salizzoni gli si pone a fianco. Bianchi e Caliari si fanno staccare. All’ingresso di Molina scatta nuovamente Modena, ma il rosso-blu non si lascia sorprendere e gli si affianca ancora, lo sorpassa e guadagna qualche metro. Modena ritenta ancora, ma il suo sforzo è vano in quanto Salizzoni taglia vittorioso il traguardo della montagna. Modena è così battuto!
Dopo la salita i quattro sono ancora assieme e camminano con un passo turistico; di questo ne approfittano i ritardatati e in breve volger di tempo il gruppo è nuovamente compatto. Dopo vari tentativi effettuati da Modena, Salizzoni e Caliari, i concorrenti, sempre in gruppo, raggiungono Condino: frazionamento sulla salita che conduce a Lardaro e nuovo ricongiungimento.
Prima di giungere a Tione, Modena fora, ma i suoi avversari, forse non accorgendosi di quanto è avvenuto, non sferrano il temuto attacco: il campione, roveretano può cosi ricongiungersi. Dopo 500 metri è a terra Tamanini, a 1 chilometro fora Caliari: Modena scatta e passa solo a Tione alle ore 12.30. Nella discesa su Ponte Arche, il giallo-blu acquista rapidamente un sensibile vantaggio, che aumenta di minuto in minuto.
E’ il capitolo decisivo di tutta la gara. A Terme di Comano egli ha quattro minuti su Caliari e il gruppo. L’inseguimento condotto a fortissima andatura da Livio D’Andrea, permette al corridore roveretano di staccare completamente tutti, assicurandosi così il secondo posto.
Per il resto della gara, una passeggiata solitaria di Modena che si conclude con la vittoria finale. Il pur bravo Salizzoni è scomparso dalla lotta per altre due forature.
Ecco l’ordine d’arrivo:
1) MODENA VASCO – Cofler Rovereto, che compie il percorso di km. 130 in ore 4, alla media di km. 32.400;
2) D’Andrea Livio – Cofler Rovereto, a 4’55”;
3) Rizzoli Mario – Velo Sport di Mezzocorona, 10′;
4) Chemelli Mario – Forti e veloci;
5) Gobbi Mario – CRAL I.N.A. Mori;
6) Caliari Claudio – Veloce Club Trentino;
7) Bianchi Mario – CRAL I.N.A. Mori;
8) Borsi Roberto – Veloce Club Trentino;
9) Lanzingher Luigi – Dopolavoro Ferroviario Trento;
10) Pozza Mario – Alto Atesina Bolzano;
11) Salizzoni Vittorio – Forti e veloci Trento;
Carlo Fondriest