Il 4-4- a Mezzocorona, la seconda con distacco.
Con il circuito di Mezzocorona Vasco si aggiudica, ai primi di aprile, la seconda vittoria della stagione 1949. In questa gara ha la possibilità di sperimentare la forza di essere una squadra: è il suo compagno Angelo Martini che lo aiuta a ricongiungersi al gruppo dopo essersi attardato per la solita foratura.
Bis di Modena a Mezzocorona
Il G.S. Cofler si aggiudica anche la coppa “M.O. Archimede Martini”
Il gen. Buoncompagni assiste alla gare – Affermazioni di Gazzini e Berteotti.
Il più vivo successo agonistico ed organizzativo è arriso a questo circuito di Mezzocorona che i dinamici dirigenti del Velo Sport hanno voluto intitolare alla memoria della Medaglia d’oro te, Carlo Archimede Martini caduto eroicamente nell’aprile del 1941 in Africa settentrionale.
Qualche critica si potrebbe muovere al percorso, molto severo per il fondo continuamente cangiante dal naturale all’asfalto e al ghiaioso, zeppo di attraversamenti di binari, di ponti stretti e di curve pericolose. Ma le scarse risorse stradali della zona non offrivano di meglio e poi in fin dei conti la difficoltà del percorso che ha operato una pronta e severa selezione, è stato proprio il movente principale dell’accanitissima lotta accesasi al primo km. e terminata solo al traguardo.
D’altra parte poi il contegno corretto del folto pubblico e il perfetto servizio d’ordine esplicato con perizia dalla «stradale» in collaborazione con carabinieri, guardie municipali e e un nugolo di volonterosi, se non ha potuto evitare una vera ecatombe di tubolari, ha però limitato gli incidenti ad una percentuale irrisoria.
Come abbiamo detto la selezione è stata molto severa, comunque all’6.o giro quando si è scatenata la lotta finale, quasi tutti i migliori erano in gruppo. Da questo ancora una volta è balzato fuori di prepotenza Modena Vasco della Cofler di rovereto, che sembra seriamente intenzionato a continuare sul metro degli scatti rabbiosi e
Parlando di autentica promessa del ciclismo nostrano crediamo proprio di non rovinarci la reputazione. Il nuovo brillante successo di Modena è però legato alla superba prestazione dell’anziano compagno di squadra Martini che ci fa proprio pensare ad una «seconda giovinezza». entrambi sono infatti protagonisti dell’episodio più elettrizzante della gara, un mirabolante inseguimento sulla cui riuscita erano in molti a dubitare e non a torto.
Se Modena ha potuto rientrare in gruppo deve molto a Martini e molto deve pure all’altro compagno Castellani che solo nel gruppo dei fuggitivi ha tenuto testa alla coalizione avversaria.
Secondo si è piazzato Gazzini Luigi del Cral I.N.A. di Mori non nuovo a queste imprese. Una ottima gara hanno pure disputato Berteotti della Cinelli di Gardolo, Rigotti, Kerschbauer e Rizzoli del Velo Sport di Mezzocorona, Borsi unico superstite del provatissimo Velo Club Trentino, Zamolo di Bressanone, Vettorazzo della Quercia e Segato dell’Atesina di Bolzano.
Alle 14.40 precise, mossiere il conte Martini, padre dell’eroica Medaglia d’oro, il gruppo multicolore dei 50 corridori prende il via. L’andatura è molto veloce e dopo soli 14′ abbiamo il 1.o passaggio. Conduce Modena seguito a ruota da [refuso] chelotti. In ritardo per forature Martorelli, Martini e Dallatorre. Quest’ultimo bersagliato dalla sfortuna esaurisce la scorta dei tubolari ed è costretto al ritiro.
Anche il secondo giro è molto veloce, la foratura di Modena, uno dei maggiori favoriti mette le ali ai piedi del gruppo che perde ancora qualche unità. Il 2.o passaggio avviene nel seguente ordine: 1. Segatto, tallonato da Rizzoli e Bonvecchio. Staccati Giacomini, Martini a 2′, Martorelli, Demozzi, Modena a 3′ e 12″, Chemelli e Gasperi.
Durante il 3.o giro Martini rallenta l’andatura e si fa raggiungere da Modena. Insieme i due atleti della Cofler di Rovereto iniziano un furioso inseguimento mentre il compagno di squadra Castellani tenta di frenare le velleità del gruppo che incomincia sensibilmente a rallentare. Infatti il 3.o giro è compiuto in 15′ e 40″. Questa volta passa per primo Rizzoli e poi Sagatto che conduce una gara brillantissima. Martini e Modena passano come due diretti a 2′ e 30″. Molti gli staccati tra i quali Giacomini del Veloce Club Bassano, il migliore degli extra regionali.
Al 4.o giro in testa è ancora Rizzoli con Carretta stroncato poi da una foratura, e Segatto. A 1′ passa Broccardo dell’Aurora di Povo, a 30″ Modena e Martini che stanno per condurre al termine il loro brillante inseguimento. Sul nastro di asfalto della stradale il gruppo se li vede infatti piombare alle spalle come falchi.
Al 5.o (premio di traguardo offerto dal gen. Boncompagni, presente con un gruppo di ufficiali dello Stato Maggiore del comando territoriale di Bolzano) si fa luce Berteotti tallonato da Michelotti e Borsi. Staccati notiamo Pozza e Martorelli che dopo una caduta si ritirerà provatissimo. Al 6.o giro viene alla ribalta Rigotti che risolleva le speranze locali. In seconda posizione Segatto mentre si fa luce Vettorazzo alla cui ruota è Borsi. 7.o giro: Berteotti, Martini e Bosi e poi con la topolino di Colle inseguiamo il gruppo che sorpassiamo sulla statale.
Il gruppo ora si agita continuamente, si nota una viva animazione, della elettricità mentre l’andatura si fa veloce. Segno che una battaglia decisiva sta per incominciare. Segatto tenta una fuga ma Modena la sventa. Poi è Borsi che tenta il colpo risolutivo, ma Martini lo riacchiappa. Assistiamo ad un bello scatto di Vettorazzo che con azione potente riguadagna la testa del plotone ove compatto è tutto lo squadrone della Cofler. 8.o passaggio: Martini, Kerrachbauer, Segatto, Borsi. Al penultimo giro la Cofler scatena la battaglia. Modena nei pressi della stazione ferroviaria pianta il gruppo. Qualcuno si è però attaccato alla sua ruota, è a sorpresa Gazzini che dopo un incidente si è ripreso molto bene. I due guadagnano subito cento metri e vana rimane la reazione di Borsi che cerca e trova un’intesa con il Velo sport una delle poche squadre ancora compatte.
Proprio sul tratto più brutto del percorso e lascia anche Gazzini, transitando a Mezzocorona con 150 metri di vantaggio. A 1′ circa il grosso guidato da Trozzi, Martini e Segatto. Nell’ultimo giro Modena aumenta ancora il vantaggio e irrompe solo al traguardo con 1’30″di vantaggio su Gazzini. A 30″ circa il gruppo dominato in volata da Berteotti.
Prima di chiudere diamo un’occhiata alla squadra. La Cofler di Rovereto vincitrice dello Coppa, pur bersagliata dalla sfortuna, ha dominato. Affiancata, allenata e ben diretta da quel volpone di Piccolroaz è senza dubbio la migliore squadra del momento in campo regionale. Troppo presto decimato dalla sfortuna il Veloce Club Trentino è vissuto solo per opera del bravo Borsi. Chi invece come squadra ha retto bene è stato il Velo Sport di Mezzocorona, bene anche l’Atesina sebbene bersagliata dalle forature. Di scarsa entità le altre formazioni. L’interregionalità della prova è stata assicurata dalla partecipazione del Veloce Club Bassano, dell’U.C. Veronese e del U.C. Biondo-Carpi.
La classifica: 1. Modena Vasco, Cofler Rovereto in ore 2 e 19′ alla media di km 36.200; 2. Gazzini Luigi CRAL Mori; 3. Berteotti Luigi, Cinelli; 4. Rigotti Giulio, Velo Sport; 5. Martini Angelo, Cofler Rovereto; 6. Borsi Roberto, Veloce Club Trento; 7. Zamola Giorgio, Ciclo Club Bressanone; 8. Vettorazzo Gino, Quercia Rovereto; 9. Segato Tranquillo, Altoatesina Bolzano; 19. Bianchi Mario CRAL Mori.
La Coppa «Martini» viene assegnata alla società Cofler di Rovereto.