1948 07 04 Schio Pasubio / Modena si rivela

Il 26-6- Circuito Int. di Bolzano tipo pista non sono veloce e mi classificai 11°

Finalmente il mio quarto d’ora di celebrità: il 4 luglio alla Schio – Ossario del Pasubio misi in luce le mie doti di scalatore arrivando secondo per un soffio

Questa importante gara ciclistica permette a Vasco di mettersi in luce come scalatore. Di lui parla la stampa locale ma anche nazionale, definendo Vasco come “minuscolo” atleta. Giovane ragazzo dal fisico asciutto, che non ha ancora compiuto 19 anni .

Potrebbe essere la coppa «Città di Schio» quella che gli atleti Attilio Castellani e Vasco Modena portano a casa. La foto, come da confronto con cartolina d’epoca, è stata scattata a Rovereto.

Appannaggio della “Olivo„ la coppa “Città di Schio„

schio Pasubio stampa locale

Sul duro percorso Schio-Pasubio, la classica gara ciclistica in salita annualmente organizzata dal Veloce Club Schio, i colori della « Olivo » validamente rappresentati da Vasco Modena, Attilio Castellani e Mario Bianchi, hanno trionfato su un serrato lotto di 110 corridori provenienti da ogni parte dell’Italia settentrionale.

Dopo una gara combattuta fino all’ultimo metro, la cui cronaca risulta in altra parte del giornale, Vasco Modena e Castellani si piazzavano rispettivamente al 2.o e 3.o posto, alla ruota del vincitore Carollo, aggiudicando definitivamente alla società arcense la coppa «Città di Schio», precedendo i vari Galzignato e Brumani di Vicenza, D’Andrea ed Eccher di Trento e simili altri temuti nomi del dilettantismo ciclistico italiano. Bianchi, asserragliato nel grosso del plotone, riusciva a conquistarsi il 13.o posto.

Favorevole il commento della stampa nazionale sportiva che definisce Modena « il minuscolo atleta di Arco » una rivelazione. Parole di elogio e di incoraggiamento ebbe per i vincitori anche Learco Guerra, presente alla gara, il quale ebbe a dire: «E’ stata una gara molto tirata e molto dura – troppo dura…». Da notizia non ufficiale sembra che il giovanissimo atleta della Olivo farà parte squadra «junior» che parteciperà, per conto dell’UVI, al giro ciclistico d’Austria.
Ai bravi atleti le congratulazioni e la riconoscenza degli sportivi arcensi.

Sulla Schio – Pasubio

Carollo si impone e Modena si rivela

Gazzettino dello Sport
4 luglio 1948 (click per vedere il ritaglio completo)

PIAN DELLE FUGAZZE, 4 — Learco Guerra, il popolare e indimenticabile campione del nostro ciclismo, ha voluto seguire la quindicesima Schio – Ossario del Pasubio, e alla fine, mentre Sante Carollo veniva portato in trionfo dagli esultanti sportivi scledensi, Guerra ci ha detto le sue impressioni sulla entusiasmante contesa. « E’ stata una gara molto tirata e molto dura — troppo dura — specie per la categoria, allievi. Il vincitore ha fornito una prova eccellente, così, come tutti uomini che sino a tre chilometri dall’arrivo formavano il gruppo di avanguardia. Bella gara in verità, severa e micidiale. Un risultato notevolissimo avere radunato alla partenza 110 corridori e, in linea tecnica, la prova dei primi cinque arrivati mi ha veramente sorpreso.»

Il sodalizio scledense aveva varato diciotto anni fa la gara perché fosse un trampolino di lancio di un suo atleta: Sberze. Ma Sberze non riuscì mai a cogliere la vittoria e sembrava che nessun atleta scledense mai sarebbe riuscito emularne le imprese.

Oggi, invece, contro il pronostico e contro la tradizione ha vinto proprio un atleta di Schio, quel Sante Carollo che già da tempo le cronache vanno indicando come una delle più belle promesse.

Il campo era tra i più completi, la vittoria di Carollo è stata un’affermazione del migliore, anche perchè tutta la condotta di gara del vincitore è stata accorta e autoritaria.
Quando, infatti, il vincitore della precedente edizione Brumani, sferrava il suo attacco alla Tagliata, da Carollo partiva la reazione. Quando anche Eccher e poi Rossi, poi D’Andrea e Modena tentarono alla loro volta di sfiancare Brumani, scattando a ripetizione, fu ancora Carollo a riportare 1a sua ruota su quella dei fuggitivi.
Verso Ponte Verde un forte dolore inguinale fece contorcere Carollo. I suoi avversari, specie
Brumani, attaccarono. Carollo reagì, recuperando. Brumani aveva dato tutto, e un minuscolo atleta di Arco, Vasco Modena, andava mettendosi in luce come una rivelazione, e scattava sua volta. Ma una nuova e risolutiva risposta lo faceva desistere […]

[…] te alla strada dell’Ossario. Allo ultimo chilometro Modena tentava nuovamente uno scatto, ma Carollo era pronto a rispondere, tagliando vittorioso il traguardo.
Seguiva Modena a pochi metri, mentre alla spicciolata giungevano gli altri.

Bruno Scalco

1. Carollo Sante. V.C. Schio, km. 20,900 in ore 1; 2. Modena Vasco, Olivo di Arco, a 3″. primo juniores; 3. Castellani Attilio, id., a 5″; 4. Galzignato Lino V.C. Vicenza. a 10″; 5. Brumani Vittorio. CRAL Marzotto Valdagno a 15″; 6. D’Andrea Lino, Cofler Rovereto a 20″; 7. Eccher Carlo, V.C. Trento, a 25″; 8. Cumerlato Arduino, V.C. Schio, a 30″; 9. Roma Giovanni. U.C. Trevigiani, a 35″; 10. Rossi Alfredo, Ped. Scaligero; 11. Marchioro, V.C. Schio; 12. Marangoni, id.; 13 Bianchi, Olivo Arco; 14. Carollo, V.C. Schio. 15. Rigon Antonio. V.C. Vicenza; 16. Busatta, del V. C. Bassano, a 2’30”, primo allievi. Seguono: Leonarduzzi, Stoffella, Meneghini. Longhino, Mosele, Rigoni, Martini, Cappellotto, Dalla Torre.

Classifica per allievi: 1. Busatta Antonio. V.C. Bassano; 2. Dalla Bella Vittorio, Giorgione Castelfranco: 3. Zordan Sergio, V.C. Schio; 4. Tommasini Mario, Forti Veloci Trento.