1955 10 17 Coppa Penna / Bis di fine stagione

e poi pochi giorni dopo ero primo alla Penna (Arezzo), con oltre 6′ di vantaggio.

Il 1955 è stato vissuto come un anno colmo di speranze, di delusioni, e anche sconforto, il tutto condito da tanta nostalgia di casa. Ma sul finire della stagione agonistica Vasco conquista in extremis due vittorie consecutive. Il Trofeo Pizzoli, a Bologna, e ora la Coppa Penna a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo. Immediato il telegramma spedito a Luisa direttamente da Terranuova: Ho vinto. Avvisa Romolo, mamma. Vasco. L’emozione gli fa scordare di specificare la provincia, quindi il telegramma finisce prima a Rovereto in provincia di Ferrara e poi giustamente a Rovereto di Trento. Luisa, comunque, può ben presto leggere la cronaca della gara in un articoletto apparso sul giornale locale L’Adige.

Dopo questa vittoria finalmente la fidanzata lo va a trovare in Toscana e rimane alcuni giorni. Tutti sono felici. Vasco, Luisa, i dirigenti del C.S.I. Addirittura ora gira voce che Luisa possa aprire una botteguccia da parrucchiera per signora a Prato, in modo da non star più lontana da Vasco, al quale viene anche confermato il posto di lavoro (e in squadra, ovviamente) per l’anno successivo. Il 1956. La storia però girerà le carte in tavola.

E a proposito di tavola, ecco una istantanea della cena sociale del Coiano.

Vasco brinda tra i due amici Franco Vittuari e ”Fabbrino”

Modena in forma vince in Toscana

L’Adige

Dopo la smagliante vittoria per distacco conseguita otto giorni prima nella classica corsa bolognese “G.P. Pizzoli” davanti ad avversari di maggior calibro e potenza, vasco Modena, il trentino del C.S.I. Coiano di Prato di Toscana, ha dominato ancor più nettamente domenica scorsa in un’altra corsa, questa volta in Toscana.

Fuggito dopo appena un chilometro dal via assieme ai dilettanti Miserocchi, Buricchi e Pierazzini, Modena – tra i più prodighi nell’impresa – compiva un centinaio di chilometri assieme ai compagni di fuga, dai quali, peraltro, si staccava, perdendo terreno, Pierazzini. A una cinquantina di chilometri dal traguardo finale, Modena partiva nuovamente all’attacco staccando inesorabilmente anche Miserocchi e Buricchi, notevolmente provati dall’andatura del trentino, tanto da farsi raggiungere nel finale, da altri inseguitori.
Vasco Modena continuava la sua azione aumentando sempre il suo vantaggio che al traguardo d’arrivo – dove il trentino veniva accolto da un grande applauso da parte della folla ammirata per la magnifica e generosa prestazione – era di ben 6’11” sul duo Carmagnini e Miserochi classificatosi alle spalle del vincitore. Ancor più notevoli gli altri distacchi: a 10′ 50″ ara 4. Fabiani, indi: 5. Pierazzini a 11′ 05″; 6. Buricchi a 15′ e 20″, più lontani gli altri.

Le fasi iniziali della corsa alla Penna. Vasco è il terzo dei corridori ritratti mentre percorrono la polverosa strada”tutta ghiaia e buche”dice Vasco. In prima posizione vi è Giulio Dezzi, a cui era stata scattata la foto e il quinto è Idrio Bui.
Questa fotografia fu consegnata a Vasco da un grande appassionato delle due ruote, il signor Egisto Gori allorquando, ancora memore della prestazione di Vasco, lo invitò come starter e testimonial alla gara organizzata per la Festa della Penna il 1° maggio 2003 , a quasi 50 anni di distanza da quella schiacciante vittoria. Il signor Gori ripeterà l’invito anche per le edizioni successive e Vasco, con l’amata Luisa, volentieri vi si recherà per la gara del 2005.

Le corse ciclistiche in Toscana

Vasco Modena in stile superiore
vince per distacco la terza Coppa Penna

18 ottobre 1955 – Il Mattino

DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE – Penna, 18 – Dopo la smagliante affermazione conseguite due domeniche or sono nel classico bolognese “Gran Premio Pizzoli”, davanti ad avversari di maggior calibro e potenza, Vasco Modena, il trentino del C.S.I. di Coiano di Prato, ha dominato ancora nella terza edizione della Coppa Penna, che un gruppo di sportivi dell’omonima località, in collaborazione con l’A.S. Terranovese, ha ieri perfettamente organizzato. Modena è un atleta dalla ferrea volontà e dal fisico longilineo e rispondente alle più perfette esigenze atletiche. La sua splendida condotta di gara che l’ha portato a dominare letteralmente il campo, ricompensa della scialba competizione e del troppo liev spirito agonistico messo ieri in mostra da tutti gli altri, sul non certo duro tracciato.
Infatti il trentino, iniziando dopo appena un chilometro dalla partenza la prima e unica fuga della giornata, si è trovato ben presto al comando con la compagnia di Miserocchi, Buricchi e Pierazzini, i quali fino ad una cinquantina di chilometri dal traguardo (salvo il valdarnese Pierazzini, che si staccava al primo passaggio da Penna) hanno collaborato con lui instancabilmente affinché il tentativo avesse carattere di decisione. Poi il fiato ha fatto il rimanente; cioè ha fatto crollare le speranze di Buricchi e di Miserocchi, mentre Vasco Modena, apparso in condizioni troppo perfette per paragonarsi a loro, proseguiva con facilità nella propria azione demolitrice. I cento metri conquistati, in virtù soprattutto di una perfetta efficienza fisica, sono divenuti in breve volgere di tempo chilometri, i secondi sono diventati minuti. In solitaria posizione, Vasco Modena ha continuato aumentando sempre più il suo vantaggio che ha portato sotto lo striscione di arrivo a ben 6’10” sul secondo arrivato (Carmagnini) e sul terzo (Miserocchi).
Quindi la corsa dell’atleta del C.S.I. di Coiano, va ampiamente elogiata, perché essa non è stata un susseguirsi di inutili sgroppate e di inconcludenti tentativi, bensì un saggio prodigarsi, sempre in crescendo, per poi sfociare nella conclusiva dimostrazione delle proprie forze.

A lui va la palma del migliore in senso assoluto e il merito di aver saputo comandare a piacimento la corsa dal principio alla fine, davanti ad un lotto di partenti in verità non molto su su corda. Siamo alla fine della stagione agonistica e più di un fisico è spompato dalle innumerevoli prove alle quali è stato sottoposto. Oltre a ciò molti dei migliori hanno cessato la propria attività, onde eliminare inutili e deleteri sforzi; perciò la Coppa Penna ha richiamato alla partenza soltanto coloro che ancora insistono, dopo otto mesi di attività, a gareggiare in cerca di un trionfo.
Trionfo ben meritato – s’intende, quello di Modena – ma che non ha più il lustro di essere stato conquistato quando tutti potevano dare il meglio di loro stessi. Ciò non per sminuire la vittoria di Modena (perché ieri in pochi avrebbero potuto competere con la sua smagliante forma e la scioltezza della sua pedalata); ma per dire onestamente come stanno le cose. Anche Carmagnini, in precarie condizioni fisiche e Miserocchi, secondo e terzo arrivati, hanno potuto conquistare il rispettivo piazzamento poiché nessun altro poteva minare il loro parziale successo. Così dicasi di Fabiani, quarto, di Pierazzini, di Bucicchi e di tutti gli altri.
Partivano in ventitré, alle 12,35, per affrontare i 135 chilometri (che poi divenivano 159) di strade in maggior parte sterrate. Dopo appena un chilometro partivano di scatto Modena, Pierazzini, Miserocchi e Buricchi. In breve i quattro, trovato l’accordo necessario, distanziavano il gruppo di 1′ e tornavano alla località di partenza, tallonati a vista da Bui che dopo S.Giovanni si era rifatto sotto. Ma Bui non poteva rientrare, perché sulla salita ove Pierazzini cedeva, l’andatura diveniva sempre più forte. Poi Bui forava, veniva riassorbito, e verso Arezzo preferiva abbandonare. A S. Giustino il trio aveva 2′ sul gruppo, dal quale mancava Taddeucci, vittima di foratura. Poi il valdarnese rientrava e si portava al comando del gruppo Carmagnini e Fabiani. La marcia dei tre, però non conosceva soste e il vantaggio a Penna era salito a 3’10”. Sulla salita, prima Buricchi e poi Miserocchi cedevano e così Modena aveva via libera verso una vittoria conquistata con clamoroso vantaggio.

SILVANO BANCHI

1) MODENA VASCO (C.S.I: Coiano di Prato) che compie i 159 chilometri del percorso in ore 4,10 alla media di 38,160; 2) Carmagnini Luigi (Pratese) a 6′ 10″; 3) Miserocchi Angelo (Voltana Ravenna) s.t.; 4) Fabiani Learco (Aurora Firenze) a 10’50”; 5) Pierazzini Oreste (Cral Montemarciano) a 11’05”; 6) Buricchi Mauro (C.S. Firenze) a 15’20”; 7) Giannini Ilario (Tempora Bettolle); 8) Antimi Giuseppe (Juventus C. Castello); 9) Benocchi Armando (Pedale Senese); 10) Graziani Graziano (Galli S. Giovanni); 11) Lepri Otello (Aquila Ponte a Ema).


Sugli appunti tenuti diligentementa a Coiano, mese per mese, suddivisi tra chilometri percosi in gara e quelli in uscite di allenamento, troviamo questo finale: Totale 1955 Km 12.827