1955 07 10 Gran Premio dei Giovani / Lacrime

Che delusione, che disperazione! e ne aveva ben donde. Inizia proprio a parlare di lui la cronaca, seppure sia giunto al 7° posto tanto si è dato da fare in questa gara e tanto è stato sfortunato. Non ne può più. L’ennesima cartolina che riceve da Luisa in vacanza in Austria non fa che aumentare il suo magone. E’ troppo lontana la bella Luisa per poter continuare una relazione a distanza, è troppo pesante per lui affrontare da solo gli insuccessi, la vittoria che non si lascia agguantare… avrebbe tanto bisogno di averla vicino, le sole sue foto non bastano. Gli sembra di deluderla, si sente un fallito, e così le scrive una lettera d’addio. Ma il signor Settimo Meoni lo dissuade dall’imbucare la missiva e gli raccomanda di parlarne a voce con lei. Così passa qualche giorno e la disperazione un po’ si affievolisce per lasciar strada all’idea che se c’è qualcosa da lasciare quella è la bicicletta. Ma anche questa idea durerà poco.

27 giugno 1955 – Luisa

CON IL NOSTRO PATROCINIO

Damasco Bocconi con una intelligente volata
si aggiudica il Terzo Gran Premio dei Giovani

NOSTRO INVIATO – Coiano, 11. Appena passato il traguardo il trentino Vasco Modena, ora residente nei dintorni di Prato e tesserato per la bella società della C.S.I. Coiano, non seppe trattenere le lacrime, invano confortato dai suoi sostenitori. Era uno sfogo più che legittimo, quello dell’alfiere locale, che si è visto bersagliato dalla sfortuna e costretto ad inseguire per tutta la gara. E sono stati due gli inseguimenti, in conseguenza di due forature, e l’ultimo lo ha talmente sfibrato che niente ha potuto nella volata conclusiva, pur essendo riuscito bene quando iniziava l’ultimo chilometro di gara. Svanite quindi le speranze di una affermazione di colori, gli sportivi di Coiano hanno festeggiato il vincitore di questa terza edizione del Gran Premio dei Giovani, il biancoverde Damasco Bocconi.
E’ tornato alla ribalta con autorità, Damasco Bocconi. Da qualche tempo non si sentiva parlare di lui, e i suoi sostenitori – che non sono pochi – cominciavano a preoccuparsi. Questa gara – magnifica, come organizzazione, e premiata da un grande successo tecnico e spettacolare – ha quindi rimesso sul podio il corridore del C.S.I. Quarrata, e giustamente la volata finale ha premiato Bocconi, che ne era il netto favorito. Damasco era venuto fuori con tale forza e decisione nel finale, che nessuno avrebbe potuto metterla in discussione, la sua vittoria. Andava talmente forte che si è permesso di staccare – di poco, s’intende – nella salita di Carmignano, il bravissimo Ariani (che aveva dominato nelle altre due asperità della gara, le Piastre e la Collina, fatte dalla porte opposta a quella solita e quindi molto più dure), battendolo sul terzo traguardo per il premio della Montagna. E poiché solitamente Bocconi trova la sua forma migliore proprio in questo periodo, quando il caldo impera sovrano e fa da giustiziere di molte velleità, non è fuori di luogo pronosticare un pronto bis di questa vittoria, che è una delle più belle del suo carnet di velocista di classe.
Il secondo posto ha premiato la costanza e la regolarità di Marcello Giusti, compagno di squadra del vincitore. Marcellino è un corridore che ben si adatta ai percorsi come questo del Gran Premio dei Giovani, quandola salita ha il predominio, ed è tale e tanta da troncare le gambe ai meno provveduti. Così ha potuto permettersi il lusso di battere in volata gente più veloce di lui, come Ariani, Masoni e Rosellini, ed ha contribuito a rendere totale il successo della sua società. Per Ariani vale lo stesso discorso che per Giusti, con la variante che “Gigi” è stato il migliore degli scalatori, ed ha fornito una gara davvero eccellente: la conquista del Premio della Montagna (a punteggio sui tre colli della giornata) e il quarto posto all’arrivo non sono davvero poca cosa.
Resta da dire degli altri componenti il gruppetto di testa, che sono Masoni e Bargagni. Per il pontederese dell’Alfa Cure occorre sottolineare il fatto che lui non è certamente uno scalatore e quindi l’essere arrivato insieme ad atleti più fortunati di lui in salita in una gara come questa è certamente motivo di grande soddisfazione; se poi si aggiunge a questo il terzo posto all’arrivo si avrà il quadro completo della bella gara.

Bargagni poi è stata la lieta sorpresa di questa corsa: un giovane che certamente migliorerà nel proseguo della stagione fino ad essere fra i migliori. Buono infine il finale di Rosa e Carmagnini, ma i due pratesi non erano sul loro terreno preferito.

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Alle operazioni preliminari è presente anche Delli, presidente del C.R.T., sulla cui macchina, insieme al direttore di corsa, noi seguiremo benissimo le fasi della gara. Partono in 27, e non sono certo pochi, con l’aria che tira in fatto di partecipazione dei dilettanti alle gare, nella nostra regione. Un primo giro fino a Vaiano e ritorno, dà modo a Rossi – che è di Vaiano – di imporsi in un traguardo a premio, e a Modena di forare una prima gomma. Quattro corridori si sono distaccati dal gruppo e conducono con circa 1′ di vantaggio: sono Rossi, che aveva operato lo scatto iniziale, Lombardi, Baroncelli e Guazzini, ma sono presto ripresi. Il gruppo compatto viaggia quindi a rilento verso Pistoia, non senza però aver reso duro l’inseguimento di Modena, avversario temibile e pericoloso in salita. Il traguardo di Bagnolo è appannaggio di Giusti, davanti a Taddeucci. Si è ritirato intanto il bolognese Vegetti (tesserato per la Pratese), il quale aveva dovuto prendere il via con la bicicletta non sua, in seguito dell’incidente in cui ha perso la vita (giovedì scorso, il allenamento) il bravo e giovane emiliano Orlando Vignoli, cui Vegetti voleva dedicare la sua gara. Il mezzo meccanico non rispondeva però a dovere al nobile gesto di Vegetti, e il ritiro era cosa inevitabile.
Inizia la salita. Vanno subito in testa i migliori: sono Giusti, Corsini, Modena, che comandano la gara. Ariani è un po’ staccato ma si riprende e rientra presto sui primi. Anche Rosellini e Bargagni tornano su Giusti. Modena ha uno scatto poderoso e guadagna terreno, ma poi Ariani lo raggiunge e lo supera sotto lo striscione. Terzo è Giusti, seguito da Rosellini e Bargagni. Gli altri sono già a distacchi considerevoli. In discesa fora ancora Modena. I quattro di testa viaggiano con 1′ di vantaggio su Ciampi, Calistri, Carmagnini e Baroncelli, mentre Modena insegue insieme a Rossi, Bocconi, Masoni, Del Carlo, Fabbri e Taddeucci a 2′ dai primi. Fora anche Taddeucci. Bocconi e Masoni vanno da soli alla caccia dei primi, mentre Ariani si spreme di nuovo nel vano tentativo di andare via da solo. Pasa ugualmente primo sulla Collina, davanti a Giusti, Bargagni, Rosellini e con 1′ su Masoni e Bocconi. Nel finale questi sei si congiungono e sul Carmignano primo è Bocconi, davanti ad Ariani. Nell’ultimo chilometro rientra anche Modena. La volata: scatta Modena (troppo presto il generoso corridore!) e Bocconi si limita a controllarlo. Scatta quindi Masoni e Bocconi esce fuori d’autorità, vincendo facilmente mentre anche Giusti supera Masoni. Per Modena – poveretto – solo le lacrime e un misero settimo posto.

FRANCO LAGHI

L’ordine d’arrivo – 1) Bocconi Damasco (C.S.I. Quarrata) che compie i 147 chilometri del percorso in ore 4,20′ alla media di 33,800; 2) Giusti Marcello (id.); 3) Masoni Roberto (Alfa Cure Firenze); 4) Ariani P. Luigi (Lastrense); 5) Rosellini Gino (F.d.G. Quarrata); 6) Bargagni Francesco (casalguidi); 7) Modena Vasco (C.S.I. Coiano); 8) Rossi Romano (Pratese) a 1′; 9) Carmagnini Luigi (id); 19) Ciampi Silvano (Pistoiese). Seguono poi Baroncelli Paolo (C.S.I. Coiano) Del Carlo Ugo (id.), Calistri G. Carlo (Affrico), Giusepponi Mario (C.S. Firenze), Taddeucci Duilio (C.S.I. Coiano), Boller Marco (Lavis Trento).