1954 05 27 G.P. Vittadello / Un bel piazzamento

compio una serie di bei piazzamenti 7 secondi posti

Dopo la Gelmi-Degasperi, in cui Vasco è risalito sul podio, un timido articolo ricompare su di lui, che sembra dire, che forse, chissà, ancora qualche speranza per lui c’è … In realtà Vasco, pur avendo ricominciato a gareggiare con cautela e un po’ avanti nella stagione, nel 1954 riesce a portare a casa parecchi buoni piazzamenti, il primo di questi è il Gran Premio Vittadello. Questo gli permette di riconquistare, forse, il cuore dei suoi compaesani?

– MORI – Vasco Modena a Nogara
ha fatto scintille

Dopo il lungo periodo di degenza all’ospedale e di cure particolari per rimettere in efficienza l’arto fratturato nella rovinosa caduta dell’anno scorso nella coppa «Castel Campo», e dopo l’altrettanto lungo periodo di serio e duro allenamento, il popolare alfiere dell’Unione Sportiva, Vasco Modena, da 15 giorni a questa parte è riapparso finalmente nella scena ciclistica e non si può negare che il suo rientro sia stato brillante, superiore ad ogni ragionevole aspettativa.
Infatti già nella corsa del primo maggio, per la disputa della coppa «Gelmi Degasperi» il biondo Vasco si è classificato al terzo posto e giorni or sono l’atleta nero-verde è giunto 14.o in una impegnativa gara organizzata in quel di Nogara che ha visto la partecipazione di un agguerritissimo e folto lotto di concorrenti.
A quanto ci viene riferito anche in quella competizione Modena ha fatto scintille e solo la sfortuna ha potuto tarpare le ali al generoso corridore. Ben tre forature, di cui l’ultima a soli 20 km. dal traguardo, hanno tolto Vasco dal gruppetto di testa.

Favaro davanti a Modena nel Gran Premio Vittadello

Trento, 27

Il Trofeo Vittadello disputatosi oggi su un percorso estremamente duro e impegnativo ha avuto come caratteristiche strade inghiaiate, salite a non finire, temperatura afosa, nella parte iniziale, temporali incontrati a metà gara, vento contrario nella parte finale, che ha reso particolermente confusa questa corsa organizzata con massima premura.
Logico quindi che alla distanza gli atleti migliori balzassero fuori dal lotto dei 33 partenti e questi infatti rispondono ai nomi di Favaro, Modena, Vidale, Uliana, Franceschini, Versini. Favaro non ha bisogno di presentazione. E’ uno dei componenti del quintetto che ha vinto il titolo di campione italiano a squadre nella recente coppa Italia: Rispetto ai suoi compagni di fuga egli, è stato quello che forse si è prodigato di meno ma la sua fulminea zampata finale gli ha valso comunque una brillante ed ambita vittoria.

Vasco Modena si è classificato al 2.o posto, ma quello che conta e vale una storia è stato il suo prepotente ritorno nella cerchia dei migliori dilettanti italiani dopo la disgraziata avventura dello scorso anno.
La gara odierna del bravo, commovente Vasco è stata semplicemente magnifica. Il ritardo di quasi 3′ alla prima asperità della giornata Modena seppe agganciarsi presto al duo Vidale-Favero.

Vidale terzo classificato è stato l’atleta che ha maggiormente battagliato, attaccando senza posa sulle salite e passando sulla sommità della Mendola con oltre 3′ di vantaggio, ma anche prima della Mendola e precisamente sulla salita che porta a Terres e su quella successiva che conduce a Tuenno, il forte bassanese passava primo e solo. Chiara conferma quindi delle sue doti di scalatore, che lo fanno uno dei migliori specialisti italiani. Regolare e progressiva la corsa di Uliana, altro componente della squadra campione d’Italia, e che con il suo quarto posto ha contribuito a far assegnare alla «Ciclistica» di Vittorio Veneto l’ambito trofeo “Vittadello„.

Natale Franceschini, pur handicappato da una caduta all’inizio della prima salita ha fatto una gara egregia, risalendo posizioni su posizioni e terminando al quinto posto: particolarmente sfortunati, e pur meritevoli di elogio, le prestazioni di Versini e di Cadin, vittime di forature ancor prima di Mezzolombardo.
Buone ancora le gare di Andreatti, dei bolzanini Zago e Callegari, mentre inferiori al previsto sono state quelle degli atleti della Lane Rossi di Schio.
L’organizzazione della corsa è stata ottima, la combattività degli atleti encomiabile, lo entusiasmo e l’interessamento degli spettatori notevolissimi.

o.c.

Ecco l’ordine d’arrivo: 1) FAVARO VITO Ciclistica Vittorio Veneto che compie il percorso di km. 175 in ore 4. 51′ alla media oraria di km. 36.082. 2) Modena Vasco U.S. Mori a 3 macchine; 3) Vidale Isaia, V.C. Bassano a ruota; 4) Uliana Antonio, Ciclistica Vittorio Veneto a 5′; 5) Franceschini Natale, U.S. S. Giorgio, Vela Trento a 10′; 6) Versini Mario, Benacense Riva a 17′; 7) Andreatti Riccardo, U.S. Lavis s.t.; 8) Zago Giovanni, Libertas Bolzano s.t.; 9) Niccoli Giuseppe, Cral Lane Rossi Schio s.t.; 10) Callegari Bruno, Libertas Bolzano s.t.

Venerdi, 28 maggio 1954