1951 01 22 Dopo Roma / Alla caserma di Bolzano

A Roma non ebbi modo di allenarmi subito ma poi i miei superiori mi permisero qualche scappata.

Fin da subito Giannino Piccolroaz, i dirigenti della Cofler gli scrivono, sperando che lui possa prender parte presto alle gare, perchè senza di lui, se non fosse che per il Pintarelli, non si realizzano molte vittorie. Lo invitano a perseverare negli allenamenti appena possibile, compatibilmente con il servizio.

… Qua da noi si sente tanto la tua assenza forzata, tanto in campo sportivo che anche fra noi del gruppo. I tuoi pellegrini fanno quello che possono, capirai che escluso Pintarelli li altri vanno piano. Termino col augurarti ottima salute e fa sempre come ti ho insegnato. Sempre allegro. Giannino

… Come già saprai, in mancanza tua, nella corsa di domenica scorsa i trentini si sono fatti tutti mettere nel sacco ed il primo rappresentante della Regione mi pare sia arrivato oltre il quindicesimo posto con una decina di minuti. – Senza di te il ciclismo trentino è davvero una semplice comparsa. – Tanti saluti e auguri di buona fortuna, GRUPPO SPORTIVO COFLER

Trasferito a Bolzano non feci una buona preparazione, un po’ il mal tempo, un po’ il servizio, ecc.

Dopo i primi mesi di servizio militare trascorsi a Roma per l’addestramento nel gennaio 1951 Vasco ha la fortuna, forse dietro spinta di qualche appassionato sportivo e in virtù dei suoi successi, di vedersi trasferito a Bolzano, presso la 4^ Comp. Genio Collegamenti, e più tardi, solo negli ultimi mesi del servizio, presso il reparto Comando, sempre a Bolzano. Questo fu possibile anche grazie al titolo di studio. Vasco infatti faceva parte di quel misero 3% di italiani dotato di un diploma oggi equiparabile a quello di media inferiore, detto ”avviamento professionale” ad indirizzo commerciale (nel suo caso) o industriale, conseguito con tre anni di studio dopo le elementari, in cui lezioni di cultura generale si alternavano materie teoriche e pratiche di ufficio o di laboratorio. Va ricordato che in quegli anni il 42% degli italiani era privo di titolo di studio, il 51% aveva la licenza elementare. Il resto si ripartiva tra il diploma delle medie, delle superiori ed universitario. Nella Venezia Tridentina, come viene spesso ancora denominata la regione Trentino – Alto Adige, la percentuale di popolazione con un’istruzione di base è maggiore, ma per il servizio militare il confronto va fatto a livello nazionale.